Advertisement Skip to content
Draghi Italia Algeria

Nuovo accordo sul gas tra Italia e Algeria. Draghi: “nei prossimi anni forniture ancora maggiori”

Oggi ad Algeri firmati 15 accordi in numerosi settori: dalle fonti rinnovabili a strade e autostrade, dal settore della pietra alle grandi opere

Un totale di 15 tra accordi, memorandum di intesa, protocolli di cooperazione e dichiarazioni di intesa. Sono quelli che hanno firmato oggi il governo italiano e quello algerino, al termine del IV Vertice intergovernativo di Algeri. A firmarli i sei ministri che hanno accompagnato il premier italiano, Mario Draghi: il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e il ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti.

Le intese sottoscritte da Italia  e Algeria riguardano numerosi settori: dalle fonti rinnovabili a strade e autostrade, dal settore della pietra alle grandi opere, dal settore farmaceutico alla promozione degli investimenti, dallo sviluppo sociale fino alla lotta alla corruzione.

Nel dettaglio, l’Algeria quest’anno, attraverso Sonatrach, fornirà all’Italia altri 4 miliardi di metri cubi di gas, in aggiunta ai 21 miliardi di metri cubi previsti in precedenza. Inoltre, Draghi e il primo ministro algerino, Aymen Benabderrahmane, hanno partecipato all’inaugurazione del Business Forum, un’occasione per parlare anche di transizione energetica.

DRAGHI: NEI PROSSIMI ANNI FORNITURE ANCORA MAGGIORI

“Questo vertice – ha dichiarato Draghi – conferma il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico. In questi mesi l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese. Nei giorni scorsi Sonatrach ha comunicato il prossimo rilascio di 4 miliardi di metri cubi di gas verso l’Italia, nell’ambito dell’accordo firmato con Eni ad aprile. È un’accelerazione rispetto a quanto previsto, che anticipa forniture ancora maggiori nei prossimi anni”.

Italia e Algeria, ha aggiunto il premier, “collaborano nello sviluppo di fonti rinnovabili, in particolare dell’idrogeno verde e dell’energia solare, eolica e geotermica. La transizione energetica è fondamentale per il futuro dei nostri Paesi e per l’intera Unione Europea”.

La mossa di oggi ad Algeri va ad aggiungersi alle altre decise negli ultimi tempi dal nostro governo per aumentare l’indipendenza energetica dell’Italia, come le estrazioni in Alto Adriatico, i rigassificatori targati Snam, le centrali a carbone e le fonti rinnovabili.

Del resto la guerra russa in Ucraina continua e quindi prosegue l’emergenza delle forniture da Mosca, da cui l’Italia (e non solo) vuole affrancarsi. Ecco perché negli ultimi mesi Cingolani, Di Maio, lo stesso Draghi e persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno visitato i Paesi con cui Roma ha deciso di stringere nuove alleanze energetiche: Egitto, Angola, Congo, Turchia e Qatar.

L’ALGERIA DIVENTA IL PRIMO FORNITORE DI GAS DELL’ITALIA

Già prima dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Algeria era il secondo fornitore di gas dell’Italia per quantità. Nel 2021 l’Italia ha importato dall’Algeria 22,5 miliardi di metri cubi di gas, equivalenti al 29,6% del consumo nazionale e secondi solo ai 28,9 miliardi che ha importato dalla Russia (il 38% del consumo).
Con l’accordo siglato ad aprile tra Eni e Sonatrach, le forniture dall’Algeria aumenteranno di circa 9 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2024, con 3 miliardi di metri cubi in più già quest’inverno.

A seguito dei tagli russi, nelle ultime settimane l’Algeria è diventata il primo fornitore di gas dell’Italia, e Algeri sarà sempre più importante per il nostro approvvigionamento energetico. Nonostante i tagli di Gazprom, la Russia è al secondo posto tra i nostri fornitori, con le importazioni che, in media, sono responsabili per poco meno del 20% del consumo nazionale.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su