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OMC Med Energy 2025: Come il gas può assicurare pace, sicurezza energetica e crescita dell’area del Mediterraneo

Il gas può per garantire la sicurezza energetica e la pace, favorendo la crescita e il processo di transizione energetica dei Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo. Chi c’era e cosa si è detto durante “Natural Gas: a Source to support the Energy Transition”, che si è tenuto nella cornice di OMC Med Energy 2025

Il gas può rappresentare una soluzione per garantire la sicurezza energetica e la pace, favorendo al tempo stesso la crescita e il processo di transizione energetica dei Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo. Infatti, rappresenta una fonte base load in grado di bilanciare la volatilità e la non programmabilità che caratterizzano le rinnovabili. Tuttavia, per liberare il vero potenziale di questo vettore serve un approccio basato sulla neutralità tecnologica, oltre a nuove infrastrutture e misure per contrastare il caro energia. È quanto emerso nel corso dell’evento “Natural Gas: a Source to support the Energy Transition”, che si è tenuto nella cornice di OMC Med Energy 2025.

GAS CHIAVE PER LA SICUREZZA

Negli ultimi anni il gas ha contribuito in maniera determinante alla sicurezza del sistema europeo grazie alla sua capacità base load, coprendo una quota sempre maggiore della domanda di energia. L’anno scorso ha anche momentaneamente sopperito al calo della produzione di eolico e solare.

“Vogliamo allargare il portfolio del gas, ma anche valorizzare il ruolo di questo vettore. La sicurezza energetica di un Paese può creare valore per un altro Paese o un’energia internazionale. La strategia dipenderà anche dall’attrattività del gas, oggi c’è un grande mercato”, ha detto Luca Vignati, Upstream Director di Eni.”Il Mediterraneo dà un grande contributo all’Ue in termini di sicurezza energetica attraverso la pipeline del gas, ma deve sfruttare tutto il suo potenziale nelle rinnovabili, in particolare nel Sud Africa. L’obiettivo è investire in infrastrutture strategiche, accelerando la decarbonizzazione nella regione e creare lavori green. L’Ue può offrire soluzioni che accelerino gli investimenti in transizione, ma abbiamo bisogno del supporto del settore privato, servono partnership locali e internazionali. La Commissione sta lavorando per favorire questi accordi”, ha affermato Dubravka Suica, Commissario UE per il Mediterraneo, nel corso di OMC Med Energy 2025.

“Negli anni il gas naturale ha raggiunto il 27% del consumo globale, un ruolo significativo. Il gas naturale è il vettore che può assicurare la sicurezza energetica. Le tecnologie permettono di ottenere il massimo risultato da questo vettore. Uno dei vantaggi è che è facile da distribuire, consumare e stoccare rispetto ad altre fonti, per questo rimarrà un vettore importante per la transizione energetica”, ha affermato Tarek El Molla, Senior Energy Expert, ex ministro dell’Egitto, nel corso dell’evento “Natural Gas: a Source to support the Energy Transition”, nella cornice di OMC Med Energy 2025.

LA NEUTRALITA’ TECNOGICA

Tuttavia, per valorizzare il ruolo del gas nella transizione energetica i Governi devono iniziare a considerare realmente il principio della neutralità tecnologica, secondo il Presidente di Proxigas, Critian Signoretto.

“Dobbiamo pianificare strumenti di finanziamento e avere una chiara visione a lungo termine. L’infrastruttura del gas è un’assicurazione se le cose non dovessero andare come previsto con l’elettrificazione, come successo per esempio nel 2024 a fronte del calo della produzione di eolico e solare”, ha affermato Signoretto.

COME CONTRASTARE IL CARO ENERGIA

Il gas può rappresentare una soluzione per la sicurezza energetica e per garantire la pace nel Mediterraneo. Ma servono infrastrutture e soluzioni per contrastare il caro energia, secondo Tarek El Molla.

“Dobbiamo ottimizzare i nostri mezzi attraverso la cooperazione. Le grandi compagnie energetiche possiedono la tecnologia e i fondi per investire, ma se manca un’infrastruttura o soluzioni per avere alternative saremo nel caos e l’energia sarà molto cara. Abbiamo lanciato una piattaforma per accomunare i Paesi bagnati dal Mediterraneo. Le economie di scala hanno un ruolo centrale. Il gas può essere un catalizzatore non solo per sicurezza energetica ma anche per raggiungere la pace. Servono politiche stabili per rendere il gas una connessione tra i Paesi e sarà sempre più raggiungibile con il miglioramento delle tecnologie”, ha affermato Tarek El Molla.

“Nel mondo nei prossimi anni avremo tutti ancora più bisogno di energia pulita e decarbonizzata. Il futuro è luminoso ma i prezzi devono essere molto più bassi rispetto ad oggi”, ha detto Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma Energia.

ITALIA PONTE CON L’AFRICA

L’Italia ha il potenziale per rappresentare un ponte tra Ue, Africa e Balcani, secondo Cristian Signoretto, Presidente di Proxigas.

“L’Area del Mediterraneo ha molte risorse, che sono ancora lì pronte ad essere utilizzate. Il Nord Africa potrebbe diventare un polo di produzione di solare ed eolico. Il gas è ancora fonte di emissioni, ma in futuro ci saranno sempre più tecnologie in grado di ridurre l’impatto ambientale di questo vettore. L’Italia può giocare un ruolo di connettore, sia dal punto di vista geografico, ma anche dal punto di vista dell’infrastruttura. Con il Piano Mattei l’Italia vuole costruire ponti tra Ue e Nord-Africa per assicurare che le sinergie possono prosperare in questo mondo”, ha affermato Signoretto.

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