Dal 30 marzo minori consumi per 310 milioni di kWh, equivalenti a una riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera pari a 145 mila tonnellate
Dal 2004 a oggi, il beneficio per il sistema Italia supera i 2,3 miliardi di euro. Ridotte anche le emissioni di CO2 per 145 mila tonnellate, un toccasana per l’ambiente.
L’ora legale si conferma un prezioso alleato per le tasche degli italiani e per l’ambiente. Nei sette mesi appena trascorsi, ha generato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro grazie a un significativo calo dei consumi elettrici. A certificarlo sono i dati diffusi da Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia che gestisce la rete di trasmissione nazionale, in vista del ritorno all’ora solare previsto per domenica 26 ottobre.
BOLLETTE PIÙ LEGGERE GRAZIE A 310 MILIONI DI KWH IN MENO
Il calcolo si basa su un minor consumo di energia elettrica pari a 310 milioni di kilowattora (kWh), un quantitativo che corrisponde al fabbisogno medio annuo di circa 120 mila famiglie. Il beneficio economico è stato calcolato tenendo conto che, nel periodo compreso tra il 30 marzo e il 26 ottobre 2025, il costo medio del kilowattora per un cliente tipo in regime di maggior tutela si è attestato a circa 29,1 centesimi di euro, secondo le rilevazioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
UN BENEFICIO ANCHE PER L’AMBIENTE: EVITATE 145 MILA TONNELLATE DI CO2
Oltre all’impatto positivo sulle bollette, l’ora legale ha portato notevoli vantaggi anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Il minor consumo di elettricità, infatti, ha permesso di evitare l’immissione in atmosfera di circa 145 mila tonnellate di anidride carbonica, contribuendo così agli obiettivi di decarbonizzazione del Paese.
UN TESORETTO DA 2,3 MILIARDI: I VANTAGGI DAL 2004 A OGGI
L’effetto positivo dell’ora legale non è un fenomeno isolato, ma una costante che si ripete da oltre due decenni. L’analisi storica condotta da Terna rivela che, dal 2004 al 2025, il risparmio complessivo per il sistema Paese ha raggiunto la cifra straordinaria di circa 2,3 miliardi di euro. Questo è stato possibile grazie a un minor consumo di energia elettrica che, nel periodo considerato, ammonta complessivamente a oltre 12 miliardi di kWh.


