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Pacchetto sulle reti oggi in Ue. Jørgensen: “Priorità a elettricità, cattura CO2 e idrogeno”

Il commissario europeo all’Energia Dan Jørgensen presenta oggi il pacchetto sulle reti, con l’obiettivo di abbassare i prezzi, decarbonizzare e rendere l’Europa indipendente

Verrà presentato oggi dal commissario europeo all’Energia, Dan Jørgensen, il cosiddetto “Pacchetto reti”, l’insieme di iniziative volte a modernizzare le infrastrutture energetiche e digitali facilitando la transizione energetica. Nel bilancio Ue sono previsti 6 miliardi di euro da mettere a terra. Nel 2027 diventeranno 30 miliardi.

PIANIFICAZIONE DALL’ALTO

«Cambieremo completamente l’approccio alla pianificazione. Serve più pianificazione dall’alto», quindi più potere all’Unione europea. Così traccia le linee il commissario europeo all’Energia Dan Jørgensen spiegandolo a un gruppo di media europei tra cui il Corriere della Sera. Per il commissario danese, grazie a questa pianificazione la Commissione «assume leadership politica: faremo gli scenari, forniremo la pianificazione, i dati, tutto ciò che oggi non avviene». Il tutto in stretta collaborazione con gli Stati membri, attraverso la Connecting Europe Facility per l’energia.

SICUREZZA ENERGETICA

Una delle priorità, secondo il commissario europeo, è quella di abbassare i prezzi dell’energia per essere competitivi. La Cina, come ricorda, «si sta muovendo molto rapidamente per diventare uno Stato completamente elettrificato». C’è poi la questione della sicurezza energetica che si ripresenterà anche quando l’Europa non dipenderà più dal gas russo. Come aveva già detto giorni fa Jørgensen, gli europei non devono mai permettere a Mosca di armare l’energia. «Importiamo per 340 miliardi di euro all’anno combustibili fossili da altri Paesi. Siamo completamente dipendenti da Paesi al di fuori dell’Europa». Per uscire da questa situazione, la Commissione intende «raddoppiare la rete elettrica, espanderla in modo drastico e utilizzare molto meglio ciò che abbiamo». Ma soprattutto punta a dire addio al gas. «Ciò non significa che non avremo bisogno di gas anche nei prossimi anni, ma significa che l’infrastruttura del futuro non sarà basata sul gas: riguarda l’elettricità, l’idrogeno, la cattura della CO2 e lo stoccaggio del carbonio».

LE AUTOSTRADE ENERGETICHE

Il commissario Jørgensen assicura che i tempi saranno ridotti con l’introduzione di misure volte ad accelerare i processi per realizzare reti, stoccaggi, stazioni di ricarica e impianti rinnovabili.  Come riporta Il Corriere della Sera l’attenzione è rivolta soprattutto agli interconnettori, utili per «prevenire i blackout: più saremo interconnessi, minore sarà il rischio e maggiori le possibilità di ripristinare rapidamente il sistema» sostiene Jørgensen. In particolare, sono stati identificati otto progetti prioritari, le autostrade energetiche, i progetti più importanti da avviare il più rapidamente possibile, distribuiti in tutta Europa, tra cui il corridoio dell’idrogeno «SoutH2» che dal Nord Africa passerà dalla Sicilia per risalire in Germania e Austria.

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