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Patuanelli

Patuanelli: Ue svincoli investimenti green da deficit Stati membri

Cosa ha detto Patuanelli a Bruxelles al Consiglio “Trasporti, telecomunicazioni ed energia”

Il Governo Conte 2 ha tutte le intenzioni di proseguire sulla strada individuata nel Piano Clima ed Energia. Parola del Ministro allo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che oggi è intervenuto oggi a Bruxelles al Consiglio “Trasporti, telecomunicazioni ed energia”, esponendo gli obiettivi del nostro piano nazionale per l’energia e per il clima.

EFFICIENZA ENERGETICA: OCCASIONE DI SVILUPPO ECONOMICO

“Nel programma del nuovo Governo, al centro c’è l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la green economy. Abbiamo proposto al nostro Paese un Green New Deal, un patto con il nostro sistema produttivo, per far capire ai nostri cittadini che la transizione energetica e l’efficientamento energetico non sono vincoli, ma sono potenziale sviluppo economico per tutto il Paese”, ha detto a Bruxelles Patuanelli.

INVESTIMENTI GREEN E DEFICIT

Nel suo intervento, poi, il Ministro dello Sviluppo Economico si è rivolto alla Commissione, chiedendo una nuova gestione degli investimenti green e una maggiore sollecitazione degli Stati membri poco virtuosi. “Riteniamo di dover proporre in sede Europea lo svincolo degli investimenti green dai deficit degli Stati membri”, ha detto Patuanelli.

SOLLECITAZIONE A STATI MENO VIRTUOSI

“Insieme al Consiglio – ha poi aggiunto il Ministro – si dovrà individuare la strada migliore per evitare che l’intensificazione degli sforzi collettivi per il raggiungimento degli obiettivi al 2030 comporti un aggravio, per gli Stati membri, come l’Italia, che hanno già previsto sforzi sufficienti o superiori al raggiungimento degli obiettivi stessi. Andrebbero rivolte sollecitazioni verso quei Paesi che presentano un divario rilevante e che avrebbero anche un maggior spazio di miglioramento.”

ITALIA TRA I PAESI CHE HANNO INVESTITO DI PIU’

“È importante ricordare che in Italia il livello di implementazione e di sviluppo delle misure del settore dell’efficienza energetica è già piuttosto avanzato – ha anche affermato il Ministro dello Sviluppo Economico – motivo per cui un ulteriore sforzo in termini così ravvicinati avrebbe costi marginali troppo alti con possibili ripercussioni sul mercato in termini di competitività per le aziende e di prezzo per i consumatori”.

“La Commissione, nella messa a punto e nella successiva attuazione dei piani nazionali, dovrà pertanto essere molto chiara sugli obiettivi e sugli strumenti per permettere agli Stati membri l’efficace pianificazione degli interventi”, ha aggiunto Patuanelli.

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