Advertisement Skip to content
Gas Europa

Per evitare carenze di gas, l’Ue dovrà continuare a ridurre la domanda fino ad ottobre

Secondo il think tank Bruegel “supponendo che le esportazioni russe limitate continueranno e le condizioni meteorologiche saranno tipiche, la domanda dovrà rimanere inferiore del 13% rispetto alla media quinquennale precedente”

L’Unione europea dovrebbe estendere di almeno sei mesi – fino ad ottobre 2023 – l’obiettivo di ridurre la domanda di gas in risposta alla mancata fornitura dalla Russia, per garantire che ce ne sia abbastanza per il prossimo inverno. È quanto ha affermato il think tank Bruegel.

I Paesi dell’Unione europea hanno concordato lo scorso anno di ridurre la domanda di gas naturale del 15% tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023, rispetto alla media dello stesso periodo nei cinque anni precedenti.

LE STIME DI BRUEGEL PER IL PROSSIMO INVERNO

Secondo Bruegel – che fornisce analisi ai responsabili politici Ue – “supponendo che le esportazioni russe limitate continueranno e le condizioni meteorologiche saranno quelle tipiche, la domanda fino al 1° ottobre 2023 dovrà rimanere inferiore del 13% rispetto alla media quinquennale precedente”.

L’analisi del think tank con sede a Bruxelles ha mostrato che, se il transito del gas russo attraverso l’Ucraina dovesse interrompersi, il risparmio della domanda dovrà salire al 17% ed estendersi al 20%, in caso di cessazione di tutte le esportazioni dal gasdotto russo, anche attraverso la Turchia. Questi tagli contribuirebbero al raggiungimento di un obiettivo di stoccaggio del gas dell’Unione europea, che richiede che i serbatoi siano pieni al 90% entro il 1° ottobre 2023.

LA SITUAZIONE DEGLI STOCCAGGI DI GAS EUROPEI

Gli stoccaggi di gas dell’Unione europea attualmente sono a un livello insolitamente alto – sono pieni al 71% – e, secondo gli analisti di Bruegel, è improbabile che entro la fine di questo inverno (2022/23) si saranno completamente esauriti.

Nel 2022 l’Ue ha ridotto la domanda di gas di circa 500 TWh, ovvero il 12% della media 2019-21. Lo scorso anno i risparmi di gas nel settore energetico sono stati solo del 2%, a causa della debole produzione nucleare e idroelettrica, ma quest’anno, con il ritorno della produzione nucleare francese, dovrebbero migliorare.

IMPORTAZIONE DI GNL E DIVERSIFICAZIONE DELLE FORNITURE

Nel frattempo, l’avvio di nuove infrastrutture per l’importazione di GNL in Germania e in Olanda ha migliorato la capacità dell’Unione europea di diversificare l’approvvigionamento. Secondo Bruegel, i responsabili politici dovranno sostenere i futuri obiettivi di riduzione della domanda incoraggiando uno spostamento strutturale dal gas. Ciò dovrà includere il sostegno alla rapida diffusione delle energie rinnovabili e delle infrastrutture di rete, oltre a misure di efficienza energetica e alla decarbonizzazione del riscaldamento domestico e dei processi industriali.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su