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Europa decarbonizzazione

Per la prima fase della decarbonizzazione serviranno circa 50 miliardi di euro. Lo studio EY

La società di consulenza ritiene che la decarbonizzazione può essere una leva per la competitività dell’industria Ue, riducendo anche la vulnerabilità esterna derivante dalla dipendenza dalle forniture di gas

La società di consulenza Ernst & Young ritiene che la transizione energetica e la competitività industriale possano rafforzarsi a vicenda e osserva che è possibile una “decarbonizzazione rapida” di quei processi industriali con temperature più basse – inferiori a 500 gradi –, per la quale stima saranno necessari circa 50 miliardi di euro.

Tra le conclusioni del rapporto, pubblicato martedì scorso e intitolato “Un efficace ed efficiente ‘Clean Industrial Deal’ per l’Europa”, EY sottolinea che la domanda di calore – che rappresenta il maggiore consumo di energia nel settore – è una delle sfide per la decarbonizzazione.

La società di consulenza ritiene possibile una “elettrificazione accelerata” delle applicazioni industriali inferiore a 500 gradi che, secondo il rapporto, rappresenta circa il 50% della domanda di energia per il calore industriale.

LA DECARBONIZZAZIONE INDUSTRIALE

D’altra parte – scrive El Periodico de la Energia – per i processi industriali ad alta temperatura – quelli, cioè, che richiedono oltre 500 gradi di temperatura – EY sottolinea che è necessaria più tecnologia per far avanzare il processo di decarbonizzazione.

Le priorità in questo settore industriale dovrebbero quindi concentrarsi sulla “promozione di iniziative” di innovazione e sviluppo, oltre che sulla realizzazione di una pianificazione dettagliata e coordinata a livello dell’Unione europea, insieme alla creazione di un quadro globale per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e per tutelarsi dalle possibili pratiche sleali dei Paesi terzi.

LE AZIONI PER L’ELETTRIFICAZIONE

Per quanto riguarda come rendere competitiva l’elettrificazione, EY ritiene che debbano essere intraprese diverse azioni, tra cui l’accelerazione delle autorizzazioni, l’aumento della capacità rinnovabile o la promozione degli accordi di acquisto e vendita di energia (PPAS).

Allo stesso modo, la società stima che la transizione verso un sistema di energia rinnovabile richieda un focus sulla domanda flessibile e sullo stoccaggio di energia, per aumentare la partecipazione dell’elettricità nel mix energetico, insieme agli investimenti nelle reti di distribuzione.

LA DECARBONIZZAZIONE COME LEVA PER LA COMPETITIVITÀ UE

EY ritiene inoltre che la tassazione energetica abbia un ruolo diretto nel sostenere la transizione verso l’energia verde, e ritiene che gli Stati membri debbano rivalutare i livelli di tasse e prelievi applicati all’elettricità. Il rapporto afferma inoltre che l’aumento dei prezzi nell’Unione europea ha causato un “divario di prezzo” con gli Stati Uniti , che ha messo i consumatori industriali europei in una “posizione sfavorevole” e ha influito sulla loro competitività.

Il rapporto sottolinea che la decarbonizzazione può essere una leva per la competitività dell’industria Ue, riducendo anche la sua attuale vulnerabilità esterna derivante dalla dipendenza dalle forniture di gas.

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