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RWE

Per RWE meno carbone ma conti oltre le previsioni nel 2020

La generazione di RWE a combustibile fossile è scesa di 19,5 TWh a 38 TWh nel primo semestre.

Il più grande generatore di energia elettrica della Germania, RWE, ha compensato la diminuzione della produzione di carbone con le rinnovabili e prevede di ottenere guadagni per il 2020 superiori alle previsioni visto che i conti dei primi sei mesi dell’anno sono andati oltre le aspettative malgrado il calo della domanda di energia elettrica dovuto alla crisi del coronavirus.

LA GENERAZIONE DI RWE

La generazione di RWE a combustibile fossile è scesa di 19,5 TWh a 38 TWh nel primo semestre. Nel frattempo le rinnovabili sono aumentate di 9,5 TWh a 15,4 TWh dopo aver integrato le attività verdi di E.ON, con un aumento complessivo del 18% dell’EBITDA di gruppo rettificato a 1,8 miliardi di euro.

I CONTI DI RWE

I guadagni dell’eolico offshore sono aumentati di quasi il 20% a 585 milioni di euro, principalmente a causa dei forti venti del primo trimestre, con la previsione che il segmento contribuisca a quasi la metà dei ricavi annuali del gruppo, che ora dovrebbero attestarsi tra 2,15 e, 2,45 miliardi di euro.

Anche i ricavi della sua unità non core di lignite e delle centrali nucleari ereditate sono raddoppiati di anno in anno a 310 milioni di euro grazie ai maggiori margini realizzati.

La lignite e il nucleare, tra l’altro, hanno rappresentato la metà della produzione di energia non rinnovabile di RWE, ma la produzione di lignite è scesa bruscamente a 14,3 TWh, con una media di soli 3,3 GW rispetto ai 5,6 GW del primo semestre del 2019.

STRATEGIA SULLE RINNOVABILI

La strategia dell’azienda è ora fermamente concentrata sull’espansione del suo portafoglio eolico e solare da 9 GW a circa 13 GW entro la fine del 2022.

RWE prevede di acquisire da Nordex una pipeline di progetti FER da 2,7 GW per circa 400 milioni di euro – focalizzata principalmente sulla Francia – con circa 500 MW che dovrebbero essere messi in funzione entro il 2025.

L’obiettivo principale sarà però l’eolico offshore, nonostante il divario che emergerà tra il 2022, quando i progetti tedeschi di Kaskasi e britannici di Triton Knoll dovrebbero entrare in servizio, e il 2025, con particolare attenzione alle aste.

La Germania prevede di mettere all’asta circa 10 GW di nuovi progetti per il periodo 2025-2030.

RWE si concentrerà anche sull’idrogeno con il progetto di sviluppare un elettrolizzatore da 100 MW a Lingen nell’ambito del progetto GETH2, e sarà anche parte dell’iniziativa di AquaVentus per un cluster di produzione di idrogeno offshore intorno all’isola di Heligoland, nel Mare del Nord.

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