Sul piatto ci sono 1,4 milioni di clienti e una cifra che, stando ad alcune indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 milioni di euro, nella parte alta della forchetta di partenza (400-600 milioni) secondo Repubblica. Intanto Acea Acqua è pronta a investire 4,7 mld fino al 2028 secondo Il Sole 24 Ore
“Dopo le banche, anche le utility italiane entrano in una nuova stagione di rinnovata competizione sul mercato e in cui si fa sempre più pressante la necessità degli operatori di ampliare i propri orizzonti, integrando parte della filiera o ampliando la base clienti. La seconda via è quella scelta da Plenitude (società di Eni per la produzione e la vendita di energia sul mercato libero) che ieri ha inviato ad Acea un’offerta vincolante per l’intero capitale di Acea Energia, il braccio retail della società romana quotata a Piazza Affari. Sul piatto ci sono 1,4 milioni di clienti e una cifra che, stando ad alcune indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 milioni di euro, nella parte alta della forchetta di partenza (400-600 milioni)”. Lo riporta La Repubblica di oggi, aggiungendo che “il prossimo passaggio certo sarà un cda di Acea per analizzare l’offerta, verosimilmente già la prossima settimana, per arrivare poi al closing non prima del 2026. Proprio quando verranno meno gli ultimi residui dei servizi a maggior tutela e quando, per navigare nel mercato della vendita di energia al cliente finale, serviranno le spalle larghe”.
L’OFFERTA SODDISFA LE AMBIZIONI DI ENTRAMBE LE PARTI
“L’offerta annunciata soddisfa le ambizioni di entrambe le parti. Per Acea, che vende, è l’occasione per concentrarsi sui business regolati come acqua, reti elettriche e gas. (…) Dall’altro lato del tavolo, l’operazione permette a Plenitude, che compra, di raggiungere e superare in un colpo solo il target di 11 milioni di clienti fissato al 2028, partendo da una base di oltre 10 milioni. Per quella data, il management aspira a raddoppiare il Mol fino a 1,9 miliardi, forte di una capacità installata di energia rinnovabile che dovrebbe quadruplicare entro il 2030, raggiungendo i 15 gigawatt”, prosegue il quotidiano romano.
PER ACEA ACQUA UN PIANO DA 4,7 MILIARDI DA QUI AL 2028
Infatti, si legge sul Sole 24 Ore, Acea ha delineato un piano ben preciso sul fronte acqua: “Un piano da 4,7 miliardi da qui al 2028 per sviluppare infrastrutture di alta qualità e per potenziare quelle esistenti. È questo il cuore della strategia predisposta dall’ad di Acea, Fabrizio Palermo, che punta a migliorare la gestione operativa di una risorsa strategica come l’acqua. Per questo motivo, è stata creata una subholding ad hoc, Acea Acqua, che racchiude tutte le società del gruppo impegnate nella gestione del servizio idrico integrato in Italia e all’estero e alla quale fanno capo attualmente oltre 10 milioni di clienti nella penisola e 11 milioni al di là dei confini nazionali (concentrati soprattutto in Sudamerica)”.
“(…) Insomma, il futuro del gruppo è tracciato. Come pure l’impegno sul fronte infrastrutturale che vede Acea Acqua – già presente in 8 Regioni e con 14 concessioni all’attivo – in prima linea su diverse aree, a partire da Roma, su cui insiste il più grande investimento infrastrutturale idrico a livello europeo (1,5 miliardi di euro) che servirà a potenziare e ad ammodernare il principale acquedotto al servizio della capitale, il Peschiera”, sottolinea il quotidiano rosa.
I PROGETTI DI ACEA ACQUA
“(…) L’altro fronte su cui il gruppo è impegnato nell’idrico è poi la realizzazione dei progetti collegati al Pnrr che, come noto, ha stanziato 5 miliardi su questo versante. Di questi, gli investimenti targati Acea sono circa un miliardo di euro distribuiti su tutte e quattro le linee di intervento del Recovery Plan. ‘Si va, ad esempio, dal capitolo delle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza e l’approvvigionamento idrico con 210 milioni di investimenti ai 110 milioni per fognature e depurazione, oltre ai circa 340 milioni per la riduzione delle perdite idriche’, chiarisce ancora Pezzoli (Enrico Pezzoli, amministratore delegato di Acea Acqua, ndr) che quantifica in 700 milioni le risorse a valere sul Pnrr destinate a supportare i progetti del gruppo che riguarderanno anche Roma. ‘Rispetto al miliardo di valore complessivo dei progetti di Acea finanziati dal Pnrr, quasi 400 milioni sono relativi alla capitale – conclude Pezzoli -. Tra Peschiera e Pnrr sono quasi 2 miliardi di investimenti solo su Roma’”.