Modi più sottili di ritrarre un’economia basata sui combustibili fossili, puntando molto sulla inevitabilità della domanda dei consumatori
C’è stato un cambiamento nelle pubbliche relazioni di ExxonMobil per quanto riguarda i cambiamenti climatici: si è passati dalla negazione totale del riscaldamento globale causato dall’uomo a modi più sottili di ritrarre un’economia basata sui combustibili fossili, puntando molto sulla inevitabilità della domanda dei consumatori. È quanto emerge da un nuovo studio, pubblicato sulla rivista One Earth, che ha analizzato le comunicazioni interne ed esterne di Exxon per identificare e caratterizzare l’uso del linguaggio attraverso l’apprendimento automatico e confrontarle con le narrazioni sul cambiamento climatico.
LO STUDIO
Lo studio è l’ultimo lavoro di un team di ricercatori di Harvard – Geoffrey Supran e Naomi Oreskes – che hanno passato anni a smascherare le comunicazioni ingannevoli dell’industria petrolifera sulla scienza del clima, con un focus particolare su ExxonMobil.
Lo studio utilizza algoritmi di apprendimento automatico per esaminare 180 comunicazioni ExxonMobil sui cambiamenti climatici, tra cui ricerche di review da parte di scienziati dell’azienda, documenti interni rivelati attraverso il giornalismo investigativo e pubblicità pubblicate sul New York Times.
La ricerca linguistica si concentra sull’inquadratura degli usi principali del petrolio e del gas degli Stati Uniti per modellare i dibattiti sulla politica climatica e le conversazioni pubbliche.
COSA HANNO SCOPERTO SUPRAN E ORESKES
Supran e Oreskes hanno scoperto che la società ha enfatizzato il “rischio” climatico e la “domanda” di energia dei consumatori in modi da far sembrare inevitabile che petrolio e gas saranno usati per decenni a causa dell’aumento della domanda di energia dei consumatori, minimizzando al contempo il rischi dal riscaldamento globale.
“Una delle nostre scoperte chiave è che le comunicazioni pubbliche di ExxonMobil hanno spostato la responsabilità per il cambiamento climatico lontano da se stessa e sui consumatori fissandosi pubblicamente sulla ‘domanda’ di energia dei consumatori piuttosto che sui combustibili fossili che l’azienda fornisce – dice Supran ad Axios -. Questo è importante e problematico perché ciò che abbiamo qui è una società di fornitura di combustibili fossili che presenta il cambiamento climatico principalmente come un problema causato dalla domanda e che deve essere risolto dai consumatori”.
La maggior parte delle analisi indipendenti sull’uso e la domanda di energia a lungo termine mostrano che petrolio e gas naturale rimarranno grandi fonti di energia per decenni anche in un mondo che inizia ad attuare politiche climatiche molto più aggressive.
LE RESPONSABILITÀ LEGALI
Lo studio, insieme a precedenti ricerche e report di Inside Climate News e altre pubblicazioni, rileva anche che Exxon e altre società di combustibili fossili hanno continuato a seguire il manuale delle grandi compagnie del tabacco nel tentativo di respingere la responsabilità legale per aver contribuito al cambiamento climatico.
Il nuovo studio potrebbe essere incorporato, infatti, in cause legali pendenti negli Stati Uniti e all’estero, secondo le quali l’industria dei combustibili fossili in generale, inclusa ExxonMobil, sarebbe stata ingannevole nell’evidenziare i rischi che i loro prodotti comportano.