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Nucleare

Perché i colossi del tech scommettono sul nucleare

La novità di quest’ultimo periodo è che l’energia nucleare sta riscuotendo sempre più il sostegno della Silicon Valley e di altre importanti aree tecnologiche mondiali

L’energia nucleare sembra aver ritrovato nuovo slancio dopo lo stop degli anni scorsi dovuto ai disastri di Chernobyl prima e Fukushima dopo. Il tentativo di accelerare la transizione verde e garantire una maggiore sicurezza energetica nei prossimi anni sta dando all’atomo nuova vitalità, soprattutto grazie ai miliardari dell’hi-tech che sembrano aver messo gli occhi sulla torta.

IL NUCLEARE? UNA DELLE FONTI PIU’ SICURE. IL CARBONE LA PEGGIORE

Nonostante il giudizio negativo dell’opinione pubblica sull’energia nucleare, l’atomo ha però dimostrato di essere una delle fonti di energia più sicure. Per capirlo basta prendere in considerazione la misura delle vittime per unità di elettricità prodotta dai vari tipi di energia nel mondo diffusa da Statistico per verificare che il nucleare è in fondo alla classifica. Gli studi dimostrano, al contrario, che il carbone è di gran lunga la fonte energetica più pericolosa, si legge su Freaknomics, in parte a causa della sua produzione attraverso l’estrazione in condizioni difficili, ma principalmente a causa dell’inquinamento causato dalla combustione, che ha portato con sé negli anni una vasta gamma di malattie e morti.

Nuclear Power Isn’t Perfect. Is It Good Enough?

I VANTAGGI DEL NUCLEARE

I vantaggi del nucleare sono inoltre, energia abbondante a basse emissioni di CO2 – fondamentali per raggiungere gli impegni climatici che vari governi si sono dati – e la sicurezza energetica, rilanciata e resa attuale dall’invasione russa dell’Ucraina che ha convinto sempre più paesi della necessità di diventare autosufficienti.

SILICON VALLEY (E NON SOLO) INTERESSATE

La novità di quest’ultimo periodo è che l’energia nucleare sta riscuotendo sempre più il sostegno della Silicon Valley e di altre importanti aree tecnologiche mondiali, con i colossi del tech che stanno cominciando a investire nello sviluppo di impianti atomici.

MUSK IN PRIMA FILA PER IL RILANCIO

Quest’anno, infatti, diversi miliardari del settore tecnologico hanno mostrato pubblicamente il loro sostegno all’atomo: Elon Musk ha twittato che il nucleare è “fondamentale” per la sicurezza nazionale. Il venture capitalist Marc Andreessen ha chiesto “1.000 nuove centrali nucleari all’avanguardia negli Stati Uniti e in Europa, proprio ora”. Allo stesso modo, negli ultimi anni Bill Gates, Jeff Bezos e Peter Thiel hanno finanziato progetti nel settore. Per Josh Freed, del think tank di Washington Third Way, “non avremmo una conversazione sull’innovazione nell’energia nucleare oggi senza l’investimento e il pensiero dei leader della Silicon Valley” si legge su Bloomberg.

L’IMPEGNO DELLE STARTUP

Oltre alle centrali nucleari esistenti, diverse startup stanno attirando l’attenzione dei giganti della tecnologia. Siamo ancora agli inizi e queste aziende devono ancora produrre energia nucleare. Ma alcuni pensano che si stiano avvicinando molto al successo. Christofer Mowry, CEO di General Fusion con sede a Vancouver, ha spiegato ad esempio che “la Silicon Valley è stata la base dell’intera industria della fusione privata”. E i progressi tecnologici uniti a una maggiore urgenza di passare subito all’incasso potrebbero essere un catalizzatore importante per l’industria.

UN PO’ DI NUMERI: NUCLEARE IN FORTE ASCESA

Qualche dato: tra il 2015 e il 2021, secondo Pitchbook, gli investimenti nell’energia nucleare sono cresciuti di circa il 325% in volume e del 3.642% in valore in dollari . Solo quest’anno, gli investitori di venture capital hanno dedicato la cifra record di 3,4 miliardi di dollari alle startup nucleari. Anche se è un dato significativamente inferiore rispetto agli investimenti in altre fonti di energia rinnovabile degli ultimi anni, bisogna tenere conto del fatto che l’industria dell’energia nucleare ha dovuto ricominciare quasi da zero. Maggiori investimenti nel settore saranno sostenuti, inoltre, dall’Inflation Reduction Act del presidente Biden(IRA), che offre alle aziende agevolazioni fiscali e altri incentivi finanziari per investire in energia verde, compreso il nucleare. E a marzo, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato finanziamenti record per un programma di partenariato pubblico-privato per costruire nuovi impianti a fusione, incoraggiando le aziende private a investire di più nel settore.

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