La nuova architettura di bilancio lascia gli obiettivi sulla biodiversità privi di uno stanziamento specifico. Dovranno competere per le risorse con altre priorità ambientali dell’UE
La proposta di bilancio dell’Unione Europea, che elimina i fondi specificamente dedicati alla biodiversità, rischia di infliggere un “colpo devastante” alla natura. Lo denunciano gli attivisti, preoccupati che le risorse destinate all’ambiente vengano dirottate verso programmi industriali, lasciando senza finanziamenti progetti cruciali ma non redditizi.
L’ORIGINE DELLA CONTROVERSIA: UN MAXI-FONDO UNICO PER LA COMPETITIVITÀ
La notizia proviene dalla controversa proposta di bilancio pluriennale da 1.816 miliardi di euro, presentata mercoledì scorso dalla Commissione europea. Il piano prevede di accorpare una serie di programmi di finanziamento esistenti in un unico “Fondo per la competitività”, una mossa che ha suscitato malumori sia tra i Paesi membri che tra le organizzazioni della società civile.
BIODIVERSITÀ SENZA FONDI SPECIFICI: IN CODA PER LE RISORSE
Nel dettaglio, la nuova architettura di bilancio lascia gli obiettivi sulla biodiversità privi di uno stanziamento specifico. Questi dovranno competere per le risorse con altre priorità ambientali dell’UE, come la lotta al cambiamento climatico, la sicurezza idrica, l’economia circolare e la riduzione dell’inquinamento.
IL TIMORE DI UNA DERIVA INDUSTRIALE DEI FONDI “VERDI”
Il timore, espresso da più parti, ha sottolineato Politico in un’articolo, è che senza un’allocazione chiara i fondi finiscano inevitabilmente per finanziare progetti industriali in linea con l’agenda per la competitività della Commissione. “[C’è un] pericolo reale che la biodiversità venga messa da parte a favore di priorità industriali che potrebbero essere presentate come investimenti verdi”, ha affermato Ester Asin, direttrice dell’Ufficio politico europeo del WWF.
UN DEFICIT DI FINANZIAMENTO GIÀ ESISTENTE E DESTINATO AD AGGRAVARSI
Un allarme significativo, se si considera che, secondo la stessa Commissione, l’UE si trova già ad affrontare un deficit di finanziamento annuo per la biodiversità stimato in 37 miliardi di euro.
IL PROGRAMMA “LIFE” ASSORBITO DAL NUOVO MAXI-FONDO
Con la nuova proposta, l’attuale programma di finanziamento ambientale europeo da 5,45 miliardi di euro, noto come LIFE, verrebbe fuso con altri fondi per la digitalizzazione e la difesa, creando un maxi-fondo per la competitività da 409 miliardi di euro. Anche le risorse precedentemente destinate in modo specifico alla biodiversità sono state ora raggruppate in un obiettivo generico “ambiente e clima”.
LA DIFESA DELLA COMMISSIONE: “PIÙ RISORSE PER IL GREEN DEAL”
La Commissione si difende sostenendo che l’importo complessivo per le priorità verdi aumenterà, poiché il 35% del bilancio totale, circa 700 miliardi di euro, sarà destinato al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. Circa il 43% del nuovo Fondo per la competitività, ha precisato mercoledì la Commissione, sarà destinato agli obiettivi climatici e ambientali. “Credo che questo bilancio affronti la questione in modo davvero completo”, ha dichiarato a POLITICO la Commissaria all’Ambiente Jessika Roswall. “Abbiamo molte normative [ambientali] davvero valide, ma ora dobbiamo anche produrre risultati concreti, e questo bilancio affronta proprio questo aspetto”.
LA REPLICA DEGLI AMBIENTALISTI: “LA NATURA PERDE IL SUO POSTO NEL BILANCIO”
Tuttavia, la visione della Commissione non convince tutti. “Si tratta di un colpo devastante per la natura europea e per i suoi cittadini”, ha dichiarato in una nota Anouk Puymartin di Birdlife Europe, avvertendo che la biodiversità sta “perdendo il suo posto nel bilancio dell’UE senza finanziamenti dedicati o una chiara definizione delle priorità”.
LA STRATEGIA DELLA COMMISSIONE: LA SOSTENIBILITÀ COME PRIORITÀ ORIZZONTALE
L’intento della Commissione, esplicitato nel documento di bilancio, è quello di trattare la tutela dell’ambiente come una questione orizzontale, integrata in tutte le politiche, piuttosto che come una priorità finanziaria a sé stante. La nuova struttura, si legge, “garantirà che le priorità orizzontali siano applicate in modo coerente in tutto il bilancio dell’UE, anche per quanto riguarda il clima e la biodiversità, il principio di ‘non arrecare danni significativi’, le politiche sociali e la parità di genere”. Tale principio stabilisce che le politiche e i fondi dell’UE non debbano avere un impatto negativo sui sei obiettivi ambientali dell’Unione.
L’IMPORTANZA DI INTEGRARE LA SOSTENIBILITÀ NELLA GOVERNANCE
“Ciò che conta ora è come la sostenibilità sia integrata nella governance e nella struttura del bilancio dell’UE”, ha commentato Cornelius Müller, responsabile politico della Sustainable Banking Coalition, una lobby della finanza verde, sottolineando la necessità di integrare questi principi in tutti gli strumenti finanziari.
LA RICHIESTA DI MONITORAGGIO E TRASPARENZA CONTRO IL “GREENWASHING”
Ciononostante, gli ambientalisti insistono sull’importanza di preservare fondi specifici per la natura. Asin del WWF chiede “metodologie di monitoraggio solide e trasparenti”, senza le quali l’obiettivo del 35% di spesa verde rischia di “diventare poco più di un esercizio di pubbliche relazioni”.
ADDIO AGLI OBIETTIVI DI SPESA SPECIFICI PER LA BIODIVERSITÀ
Un punto cruciale di discontinuità con il passato riguarda gli obiettivi di spesa. Mentre nell’attuale struttura di bilancio, oltre all’obiettivo del 30% per il clima, era previsto che il 7,5% della spesa annuale fosse destinato alla biodiversità nel 2024 (con un aumento al 10% nel 2026 e 2027), la nuova proposta elimina completamente un target specifico per la biodiversità.
ANCHE LA RESILIENZA IDRICA RESTA SENZA FONDI DEDICATI
Inoltre, non è prevista alcuna riserva finanziaria dedicata alla resilienza idrica, una delle principali preoccupazioni espresse da Bruxelles nelle sue priorità per il periodo 2024-2029. Paesi come Spagna e Portogallo, duramente colpiti dallo stress idrico, avevano richiesto maggiori fondi proprio per la gestione di questo rischio.