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Nicola Procaccini fusione nucleare

Perché la fusione nucleare potrà creare valore per l’Italia

Oggi a Roma il Gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento europeo (ECR) ha presentato lo studio “Stato di Maturità della Tecnologia della Fusione Nucleare – Tempistiche e opportunità di sviluppo in Europa”

“Stato di Maturità della Tecnologia della Fusione Nucleare – Tempistiche e opportunità di sviluppo in Europa”. È il nome dello studio presentato oggi a Roma, a Palazzo Ferrajoli, dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento europeo (ECR).

Nell’occasione, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini ha promosso un incontro alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del responsabile Energia di Fratelli d’Italia alla Camera, Riccardo Zucconi. Lo studio è stato presentato dal prof. Piero Martin, ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Padova, che ha curato il rapporto.

PROF. MARTIN: “LA FUSIONE NUCLEARE STA CREANDO VALORE GIÀ OGGI”

“Io ho una certezza: che la fusione rappresenta per l’Italia e per l’Europa, un’opportunità unica. Ma non quando sarà pronta, ma già da oggi. Questo è uno degli equivoci da sfatare: il tema della fusione non creerà valore quando sarà pronta, tra 10 o 20 anni, sta creando valore già oggi”. Così il prof. Piero Martin, che ha proseguito. “La fusione e la ricerca creano economia da subito, oggi. È una componente fondamentale di un futuro perché, per ogni singola reazione chimica, una reazione nucleare produce circa 10 milioni di volte di energia in più. Questo si porta dietro tantissime altre cose: vuol dire che gli spazi sono più piccoli, la quantità di combustibile è più piccola, perché ogni reazione produce 10 milioni di volte di energia in più e naturalmente, non avendo a che fare combustibili fossili, non produce CO2”.

“Gli americani – ha detto ancora Martin – in un documento hanno dichiarato la fusione nucleare una ‘priorità di sicurezza nazionale’, vogliono una leadership e fare la commercializzazione attraverso un forte sistema regolatorio, una supply chain, partenariati pubblico-privato e investimenti strategici nella ricerca e nella scienza. Le conclusioni del documento americano potrebbero applicarsi allo stesso modo anche all’Europa e all’Italia. Noi ovviamente non possiamo sperare di avere la potenza economica né della Cina, né degli Stati Uniti, però abbiamo una potenza industriale, intellettuale e di formazione fortissima. Sfruttiamole il più possibile con grande trasparenza e comunichiamo, puntando molto anche sulla formazione. Le nostre università producono persone di primissimo livello, abbiamo ricercatori molto bravi e apparati industriali, non perdiamo questa occasione”.

PROCACCINI: “LA FUSIONE PUÒ RENDERE OBSOLETE TUTTE LE ALTRE FONTI ENERGETICHE”

La fusione nucleare “è una tecnologia sul mercato delle fonti energetiche che solitamente viene chiamata, soprattutto dagli addetti del settore, la ‘killer energy’, ovvero l’energia capace di rendere in qualche modo obsolete tutte le altre fonti energetiche quando sarà disponibile. Ho citato la parola ‘quando’ perché, a questo punto, non è più un discorso del se sarà disponibile, è soltanto il quando partirà. Il quando non è un fattore irrilevante, soprattutto per un continente come quello europeo e un Paese come l’Italia, che ha un grave problema di carenza di produzione e di autoproduzione energetica”. Lo ha dichiarato Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energie di Fratelli d’Italia, alla presentazione di uno studio sulla fusione nucleare presentato oggi dal gruppo dei Conservatori e riformisti al Parlamento europeo (ECR).

“Per quanto riguarda il medio periodo – ha aggiunto Procaccini – il governo guarda con favore alla fissione nucleare nelle tecnologie che stanno per rendersi disponibili da qui a breve. Con breve periodo intendiamo dal 2030 in poi. Si tratta di tecnologie da fissione nucleare che non hanno nulla a che vedere con le tecnologie del passato, non sono le centrali atomiche degli anni 80-90. Si tratta di evoluzioni, nel caso degli SMR in particolare, ma anche e soprattutto degli AMR, che hanno una capacità di performance incomparabilmente migliore rispetto al nucleare di vecchia generazione”.

PICHETTO: “CON LA FUSIONE POSSIAMO DARE UNA RISPOSTA AL NOSTRO PAESE”

“La sfida che abbiamo è nel definire un quadro a livello nazionale e nell’andare avanti nella ricerca sulla fusione, ma anche di fissione e di generazione avanzata. Questi sono dei forti passi in avanti sulla sperimentazione, che comporta poi un ribaltamento produttivo”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, alla presentazione di uno studio sulla fusione nucleare presentato oggi dal gruppo dei Conservatori e riformisti al Parlamento europeo (ECR).

“La nascente newco tra Leonardo, Enel e Ansaldo Nucleare – ha aggiunto Pichetto – fornirà un contributo che ci porterà a restare tra le squadre di testa. Possiamo creare una condizione di futuro al nostro Paese, dando una risposta fondamentale. Tutti gli analisti ci dicono che nei prossimi 15-20 anni avremo una domanda di energia più che doppia rispetto ad oggi: con la fusione potremo dare una risposta che è una risposta anche per la produzione industriale”.

ZUCCONI (FDI): “LA FUSIONE PUÒ GARANTIRE INDIPENDENZA ENERGETICA E PREZZI COMPETITIVI”

“Per darci veramente una spinta verso il futuro noi dobbiamo velocizzare, dobbiamo semplificare e consentire a chi ha le risorse di investire, pubblico o privato che sia, nel settore dell’energia. Nell’augurio che, fra le fonti rinnovabili e gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente, il nucleare da fusione, ma anche quello di quarta generazione, innovativo che rispetti i criteri della sicurezza e della sostenibilità anche in tema di produzione di scorie, possa garantire all’Italia indipendenza energetica e anche prezzi che mettano nella possibilità i cittadini e le imprese di essere competitivi”. Lo ha dichiarato Riccardo Zucconi, responsabile Energia di Fratelli d’Italia alla Camera, alla presentazione di uno studio sulla fusione nucleare presentato oggi dal gruppo dei Conservatori e riformisti al Parlamento europeo (ECR).

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