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Perché Poste italiane è finita nel mirino dell’Antitrust per energia e gas

Secondo l’Autorità, Poste Italiane non avrebbe reso accessibile l’insieme della rete e degli uffici postali alle imprese direttamente concorrenti della propria controllata PostePay nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale. Insieme all’istruttoria è stato avviato anche un procedimento cautelare.Il ruolo di Utilitalia, Iren e A2A

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane per accertare l’esistenza di violazioni dell’art. 8, comma 2-quater della legge n. 287/1990. In base a questo articolo, infatti, Poste Italiane dovrebbe rendere accessibili gli uffici e la rete postale (di cui ha la disponibilità in esclusiva in quanto fornitore del servizio universale postale) ai concorrenti della propria controllata PostePay, che li utilizza per commercializzare e per promuovere le offerte Poste Energia nel mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica.

NON RESE ACCESSIBILI BENI E SERVIZI AD ALCUNI CONCORRENTI DI POSTEPAY

Secondo alcune segnalazioni, Poste Italiane non avrebbe invece reso accessibili tali beni o servizi ad alcuni concorrenti di PostePay che ne hanno fatto richiesta di recente. In questo modo ha attribuito alla propria controllata un vantaggio competitivo rilevante, suscettibile di alterare irrimediabilmente le dinamiche concorrenziali in un contesto di mercato singolare – caratterizzato dalla fine dei regimi tutelati nella fornitura di energia elettrica e gas naturale – in cui gli operatori attivi hanno forti incentivi ad attrarre clienti provenienti dai regimi tutelati.

COME NASCE IL CASO E LA SEGNALAZIONE

Come si evince dal provvedimento dell’Authority (in allegato), le segnalazioni che hanno portato ad aprire il procedimento nei confronti di Poste Italiane sono nate dalle “esplicite richieste inviate tra giugno e luglio 2023 da due società concorrenti di PostePay nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale (A2A Energia spa e Iren Mercato Spa” che avevano chiesto “accesso a parità di condizione alle risorse messe a disposizione di PostePay per promuovere e commercializzare l’offerta Poste Energia”, negate dall’azienda. E dalla segnalazione di Utilitalia “pervenuta il 20 ottobre 2023, e successivamente integrata il 7 novembre 2023”.

POSSIBILI MISURE CAUTELARI PER RIPRISTINARE IL LEVEL PLAYING FIELD

Contestualmente all’istruttoria, l’Autorità ha avviato anche un procedimento per adottare eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287 del 1990, per ripristinare quel level playing field nei mercati in oggetto, che sarebbe stato falsato dalle condotte oggetto di indagine.

IERI LE ISPEZIONI PRESSO LE SEDI DELLA SOCIETA’

Ieri i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni presso le sedi delle società interessate.

IL PROVVEDIMENTO DELL’ANTITRUST

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