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Petrolio

Petrolio, una nuova Opec per tagli alla produzione prolungati?

Si tratta solo di una ipotesi, anche se ci sarebbe già la bozza di accordo: Russia e Opec potrebbero dare vita ad una alleanza ventennale sul petrolio. Articolo di Giusy Caretto

Nuovi accordi per i tagli alla produzione di petrolio. Almeno, questo è quello a cui starebbero già lavorando Russia e, ovviamente, Opec, provando a risollevare il mercato del greggio e il costo al barile. La nuova alleanza, però, potrebbe essere un po’ più duratura rispetto a quelle già siglate (anche 10 o 20 anni) e soprattutto cambiare e trasformare la vecchia Opec in una Opec Plus permanente, comprendente i 24 Paesi che da gennaio 2017 sta riducendo in modo concertato le forniture di greggio.

COSA HA DETTO IL PRINCIPE SAUDITA MOHAMMED BIN SALMAN

A parlare del futuro del petrolio e del suo prezzo è stato il principe saudita Mohammed Bin Salman a Reuters. “Stiamo lavorando per spostarci da un accordo su base annua a un accordo di 10-20 anni”, ha dichiarato alla Reuters “Abbiamo già un’intesa a grandi linee, ma non ancora sui dettagli”.

Questa non è una novità assoluta e qualche indiscrezione su una possibile nascita di una Opec Plus era già sfuggita a Suhail Al Mazrouei, ministro dell’Energia degli Emirati arabi uniti e presidente di turno dell’Opec, che aveva raccontato di una bozza per un accordo più duraturo.

UN NUOVO CARTELLO

L’Opec Plus non sarà altro che un nuovo Cartello: i Paesi oggi alleati nei tagli controllano circa metà dell’offerta mondiale di greggio. A restare fuori, seppur attualmente grandi produttori, sono gli Usa: lo shale oil e lo shale gas renderanno l’America sempre meno dipendente dall’estero, per la felicità di Donal Trump.

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