Tra i componenti della cabina di regia per il Piano Mattei figurano, tra gli altri, Eni, Enel, Snam, Terna
La Cabina di regia per il Piano Mattei, “presieduta dal presidente del Consiglio dei ministri” ed è composta, tra gli altri da una serie di imprese, università, enti di ricerca e così via, tra cui Acea, Ance, Anci, AoI, Banca d’Italia, Cia, Cini, Cna, Cnsu, Coldiretti, Comunità di Sant’Egidio, Confragricoltura, Confapi, Confartigianato e Confcommercio. È quanto si legge nel Dpcm emanato dal governo e facente parte del decreto sul Piano Mattei licenziato del governo nel 2023.
Della Cabina di regia, come recita il Dl 161 del 2023 fanno parte, oltre alla premier anche il ministro e il viceministro degli Esteri, dal viceministro del Made in Italy, da quello all’Ambiente e la Sicurezza energetica, dal presidente della Conferenza delle Regioni, dal Direttore Dell’Ice, dal presidente dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, da un rappresentante di Cdp , della Sace e della Simest.
Per quanto riguarda gli altri rappresentanti previsti nel Dpcm, sono ricompresi anche Confindustria, Conflavoro, la Consulta dei presidente degli enti pubblici di ricerca, Copagri, Crui, Enel, Eni, Fs, Fincanieri, Fondazione MEd-Or, Forum nazionale del terzo settore, Leonardo, Link 2007, Snam, Società Salesiana di San Giovanni Bosco e Terna.
Nel decreto è specificato che “ove se ne ravvisi la necessità alle sedute della Cabina di Regia per il Piano Mattei, sulla base degli argomenti iscritti all’ordine del giorno e in ragione delle tematiche oggetto di trattazione, possono essere invitati soggetti ulteriori”.