Cdp accelera con nuove sedi operative in Kenya e Costa d’Avorio. Roma debutta al vertice Ticad: la cooperazione con Tokyo apre scenari di partenariato strategico sul continente africano
L’Italia accelera sulle infrastrutture del Piano Mattei e strizza l’occhio al Giappone. La costruzione di nuove sedi della Cassa Depositi e Prestiti a Nairobi e Abidjan, che si aggiungono quelle già operative in Egitto e Marocco, rappresenta un passaggio significativo per la messa a terra del Piano. Un passo che non è soltanto operativo, ma politico e strategico. Infatti, l’Italia intende giocare un ruolo di primo piano nella ridefinizione delle relazioni con l’Africa puntando su infrastrutture, energia, clima e la valorizzazione del capitale umano.
PIANO MATTEI, L’ITALIA CHIAMA, TOKYO RISPONDE
Cdp ha già mobilitato 930 milioni di euro in progetti di cooperazione e sviluppo. L’obiettivo adesso è consolidare la presenza oltre il Mediterraneo, creando strumenti finanziari e operativi per dare slancio a iniziative ad alto impatto. Non un semplice sostegno, dunque, ma una piattaforma di crescita che lega sviluppo locale e interessi strategici italiani.
Il segnale più forte della rilevanza crescente del Piano è arrivato dal Giappone. Per la prima volta l’Italia è stata invitata alla nona edizione del vertice Ticad (Tokyo International Conference on African Development), un palcoscenico che finora ha visto come protagonisti solo Tokyo e i Paesi africani.
A rappresentare Roma, l’ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti, l’inviato speciale della Farnesina per il Piano Mattei Massimo Riccardo, insieme a rappresentanti di Cdp e Undp. Nel panel dedicato, l’Italia ha illustrato la filosofia del Piano, i suoi strumenti e i primi risultati. Secondo fonti diplomatiche, l’attenzione del pubblico giapponese è stata alta e concreta, segno che l’iniziativa italiana viene osservata con interesse come modello replicabile.
VERSO UN ASSE ROMA-TOKYO
Palazzo Chigi sottolinea che, in raccordo con la Struttura di Missione del Piano, sono state poste le basi per una possibile collaborazione paritaria tra Italia e Giappone in Africa. Una prospettiva che si inserisce nel solco del partenariato strategico bilaterale lanciato nel 2023 e che apre a nuove alleanze globali.
L’Italia, dunque, non agisce in solitaria. Anzi, si propone come costruttrice di coalizioni, pronta a intrecciare la propria agenda con quella di partner internazionali di primo piano.