Advertisement Skip to content
Pichetto

Pichetto Fratin: Rigassificatori fondamentali, auspico Ue definisca tetto al prezzo del gas

“L’entrata in esercizio” dei due nuovi rigassificatori “è un passo fondamentale per potere affrontare con più tranquillità l’inverno 2023-24 considerando l’uso massiccio di stoccaggio nell’attuale fase. Dobbiamo programmare il futuro come fatto per il presente”, ha precisato il ministro

“L’Italia produce solo il 25% dell’energia di cui necessita, il restante 75% viene importato da paesi esteri sotto forma di gas, prodotti petroliferi e carbone. Nelle scelte fatte nell’ultimo ventennio è stato dato un forte impulso alle rinnovabili raggiungendo livello apprezzabili ma non ancora sufficienti e ridotta la produzione di idrocarburi ma non il consumo aumentando di conseguenza l’importazione dell’estero. Il conflitto russo ucraino ha mostrato che la scelta di dipendere da un unico paese fornitore espone il sistema a forti rischi dia approvvigionamento e a dinamiche instabili e speculative. Per raggiungere elevati livelli di indipendenza” servono “rinnovabili” ma per sviluppare tutti gli impianti che servono “serve tempo” e per il momento “non possiamo non ricorrere al vettore fossile meno inquinante il gas metano”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin audito in commissione Ambiente al Senato.

ITALIA HA REAGITO VELOCEMENTE ALLA RIDUZIONE DEI FLUSSI DI GAS RUSSO

“L’Italia ha saputo reagire velocemente alla riduzione dei flussi di gas russo, diversificando la provenienza del gas importato. Ha infatti stipulato nuovi accordi di approvvigionamento di Gnl, per oltre 10 miliardi di mc, per i quali è fondamentale l’installazione di almeno due nuovi terminali, nei porti di Piombino e Ravenna, oltre i tre già operativi al massimo della capacità. Per i nuovi rigassificatori la scelta è ricaduta su strutture galleggianti, dai più rapidi tempi di realizzazione, e da una più semplice amovibilità, in linea con la politica di decarbonizzazione del sistema energetico, che rimane il target prioritario della politica di diversificazione”, ha aggiunto il ministro.

“DOBBIAMO PROGRAMMARE IL FUTURO COME FATTO CON IL PRESENTE”

“L’entrata in esercizio” dei due nuovi rigassificatori “è un passo fondamentale per potere affrontare con più tranquillità l’inverno 2023-24 considerando l’uso massiccio di stoccaggio nell’attuale fase. Dobbiamo programmare il futuro come fatto per il presente”, ha precisato il ministro ricordando l’intero piano messo in campo dal governo precedente. “l’insieme di tutte queste misure consentirà di sostiturie entro il 2025, 25 mld di mc di gas russo e di garantire un risparmio di 5 mld di mc”.

RINFORZARE LE INFRASTRUTTURE

Il rafforzamento del sistema italiano passa “per un rafforzamento delle infrastrutture”. “L’Italia può diventare un hub mediterraneo del gas”. E “in questa ottica va sostenuto l’incremento della capacità dei rigassficatori esistenti, il raddoppio della Tap e il mantenimento e aumento degli impianti di stoccaggio del gas. I vantaggi di questo piano compreso i due nuovi rigassificatori su cui si stanno facendo delle riflessioni – Gioia Tauro e Porto Empedocle – saranno nulli se non verrà completata la linea adriatica”, ha chiarito Pichetto Fratin.

AUMENTEREMO DI 2 MLD DI MC PRODUZIONE DI GAS NAZIONALE

Per quanto riguarda la produzione nazionale di gas questa “oggi è pari a poco più di 3 mld di mc. Sono state adottate misure per aumentarle di 2 mld di mc annui solo attraverso lo sfruttamento di giacimenti consistenti e previa esclusione di effetti di subsidenza. Tali effetti aggiuntivi saranno messi a disposizione del settore industriali a prezzi più equi di quelli di mercato tramite procedure gestite dal Gse”, ha aggiunto il ministro “anche se non ci sono estrazioni immediate”.

INVESTIMENTI SU ACCUMULI CHIMICI ED ELETTROCHIMICI

“Sulle infrastrutture elettriche dovranno essere pronte ad accogliere il cambiamento di marcia per raggiugnere anche prima del 2030 gli obiettivi del Green new Deal” con nuovi “elettrodotti, il potenziamento degli esistenti ma servono forti investimenti sui sistemi di accumulo chimico ed elettrochimico”.

MI AUGURO EUROPA DEFINISCA UN CAP AL PREZZO DEL GAS

“Mi auguro che l’Europa definisca un cap al prezzo del gas. L’umilio consiglio ha lasciato qualche spiraglio positivo. Italia è stato protagonista del percorso un numero considerevole di paesi a chiedere di più. Si dovrà inoltre aggiungere un processo di formazione del prezzo dell’energia elettrica sganciato dal petrolio e dal gas con il contributo di Arera e Antitrust” ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Il ministro ha confermato il lavoro sul nucleare e in particolare sui progetti Iter e di fusione e accennato al problema sui rifiuti nucleari “che affronteremo”.

PRIORITARIO CONCLUDE IL LAVORO SUL DECRETO FER 2

A livello nazionale è invece “prioritario concludere il lavoro sul decreto Fer 2 che disciplina gli incentivi alle fonti e tecnologie ancora non mature con costi elevati di esercizio, come la geotermia, il solare termodinamico e il biogas. In questo stesso ambito è intenzione affiancare un nuovo decreto Fer per continuare l’incentivazione delle tecnologie più mature e con costi fissi bassi o suscettibili di riduzione, come l’eolico e il solare. A tal proposito, l’attuazione della delega conferita al Governo dall’articolo 26 dell’ultima legge annuale per la concorrenza offre l’opportunità per il riordino e la semplificazione della normativa in tema di rinnovabili”.

‘PRESTO CRITERI PER AREE IDONEE A IMPIANTI

“E’ intenzione del Governo dare rapida e compiuta attuazione” al decreto legislativo che ha recepito la Direttiva europea sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili, “attraverso la definizione dei criteri per l’individuazione elle aree idonee all’installazione di impianti” per gli enti locali, ha concluso il ministro.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su