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Proxigas Gas Golar Tundra

Rigassificatore Piombino, parte il ricorso del Comune. Il ministro Pichetto pronto ad opporsi

Il ministro del Mase: “Credo che il percorso giuridico fatto per l’autorizzazione del rigassificatore sia corretto, il Tar ci darà ragione”

Il Comune di Piombino ha notificato il ricorso al Tar del Lazio contro l’autorizzazione alla realizzazione del rigassificatore nel porto di Piombino, concessa dal commissario straordinario e presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Nel ricorso, predisposto dall’avvocato Michele Greco, incaricato dal sindaco del Comune toscano, Francesco Ferrari, si chiede la sospensione dell’opera su considerazioni principalmente badate sulla tutela della salute e l’incolumità pubblica.

Di recente Snam – che si sta occupando dell’installazione della nave rigassificatrice Golar Tundra – ha avviato i cantieri nel porto, per questo il ricorso include anche una richiesta cautelare di sospensiva che comporterà un’accelerazione dei tempi del giudizio davanti al Tar.

Il governo considera il rigassificatore di Piombino un’opera strategica per risolvere l’emergenza energetica. L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro la prossima primavera.

LA SCELTA DEL COMUNE DI PIOMBINO

“Come annunciato, abbiamo presentato il ricorso – ha spiegato il sindaco Ferrari –, che contiene una lunga serie di contestazioni sull’autorizzazione incentrate soprattutto sulla tutela della salute e dell’incolumità pubblica, oltre che sulla inidoneità della nave Golar Tundra ad operare in sicurezza nel porto di Piombino. Il ricorso è un atto doveroso per demandare alla magistratura la verifica sulla sicurezza dell’opera. Siamo consapevoli dell’emergenza energetica e del carattere nazionale delle nuove misure di approvvigionamento del gas, ma questo non può prescindere dalle garanzie sulla sicurezza della nostra comunità. Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo convinti che giungeremo presto alla risoluzione della vicenda”.

I LAVORI DI SNAM E LE 129 PRESCRIZIONI

Intanto i lavori di Snam vanno avanti. Nel ricevere l’autorizzazione per il posizionamento del rigassificatore nel porto, “abbiamo ricevuto 129 prescrizioni, dalle mitigazioni ambientali al limite dei 3 anni nel porto. C’è voluto del tempo per studiarle”. Le prescrizioni “potrebbero avere un impatto sui costi e sui tempi, ma noi puntiamo a rispettare il calendario fissato”. Così l’amministratore delegato di Snam Fsru Italia, Elio Ruggeri. “Le nostre squadre – ha proseguito Ruggeri – sono già in azione e sono aperti entrambi i cantieri, sia al porto che a terra, per la costruzione del gasdotto. Stiamo predisponendo le aree di scavo, poi predisporremo le aree nella banchina est, che sarà attrezzata per l’ormeggio della nave”.

L’ad ha annunciato anche “l’apertura di un nostro ufficio a Piombino. Siamo aperti al dialogo e alla spiegazione di ogni evoluzione del progetto, anche con il territorio”.

Per quanto riguarda poi la lista di opere propedeutiche chieste dal commissario straordinario Giani, Ruggeri ha spiegato che “qui la discussione è a tra il commissario l’esecutivo. In tutte le opere che noi realizziamo c’è uno spazio per le compensazioni con i Comuni interessati. Siamo disponibili al dialogo con il Comune”.

PICHETTO FRATIN: SPERO CHE IL TAR CI DARÀ RAGIONE

Sul fatto che il comune di Piombino ieri ha depositato al Tar del Lazio il ricorso contro la realizzazione del rigassificatore, “avrei preferito non l’avesse fatto, anche se il diritto del comune di Piombino è legittimo. Io credo che il percorso giuridico fatto per l’autorizzazione del rigassificatore sia corretto e credo che il Tar ci darà ragione. La questione seria sarebbe non solo per Piombino ma per tutta l’Italia, perché il rigassificatore nell’ottica 2023 ci garantirebbe qualche miliardo di metri cubi di gas. Avere 4-5 mmc di gas in meno, che equivalgono al 4%, probabilmente significherebbe non riuscire a riempire gli stoccaggi in estate, o comunque fare tanta fatica e dover cercare soluzioni alternative. Vediamo quale sarà la decisione del Tar”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato da Radio24.

BONACCINI: NON HO CAPITO COSA FARANNO

“Più che una manovra mi sembra una manovrina, e sul fronte energetico servirà a malapena ad arrivare alla prossima primavera. Sulla transizione energetica credo non si stia mettendo in campo nessuna scelta seria. Poi, non ho capito sul rigassificatore cosa vogliono fare a Piombino…”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a margine del XX Forum Coldiretti a Roma.

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