“In questi giorni il rinnovo dell’accordo di Lucca con la Francia per il mantenimento delle scorie riprocessate oltralpe”
Per quanto riguarda il deposito nucleare per le scorie ad alta intensità “noi abbiamo quasi tutto tra Francia e Inghilterra. Stiamo definendo in questi giorni il rinnovo dell’accordo di Lucca con la Francia per il mantenimento in Francia delle scorie riprocessate ricordando che queste scorie sono materia prima seconda e con l’economia circolare possono servire per i nuovi reattori”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin a margine della visita agli impianti Enea e Newcleo al Centro del Brasimone sull’Appennino bolognese. “Il problema che si pone è quello dei rifiuti di origine ospedaliera civile che stanno aumentano sempre di più, al momento è questo il tema nazionale che proporrò anche alle Regioni anche perché sto valutando i quantitativi di produzione giornaliera per capire se è il caso di farne uno solo o più perché far viaggiare i rifiuti da Palermo a Bolzano, 20-30 anni fa erano un quantitativo minimo, oggi la parte radioattiva negli ospedali ma anche in quella che è l’edilizia civile è enorme. Si tratta di metri cubi su metri cubi che attualmente sono contenuti in 101-102 depositi, non è il famoso deposito geologico che tra l’altro occuperebbe uno spazio minimo”.
CENTRALI SARANNO IN SITI IDONEI, AREE INDUSTRIALE E CONCENTRAZIONI DI FRUITORI DI OGNI TIPO
“Il nucleare andrebbe a completare quello che è il mix energetico verso la decarbonizzazione che significa avere energia ad emissioni a zero o tecnologicamente neutra e naturalmente il nucleare è un’energia pulita che va ad affiancarsi idroelettrico fotovoltaico eolico geotermico ognuno con una sua quota. Nel Pniec ho previsto una forbice molto larga che va dall’11 al 22% che dipenderà dalle condizioni, dallo strumento. Vuol dire che pensando a un futuro mix italiano possiamo pensare a un 20-20-20, idroelettrico, fotovoltaico, eolico, nucleare, geotermico e altre energie – ha concluso Pichetto -. Noi dobbiamo dettare nell’attuazione delle delega che vorrà darci il Parlamento le regole per i siti idonei e saranno dove ci saranno aree industriali e produttive ma anche concentrazioni di fruitori di ogni tipo, si tratta di micrositi rispetto a quelli di altre rinnovabili, il tema della sicurezza e della convenienza su tutto”.