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Pichetto: Stime oneri concessori reti elettriche solo dopo proposta di decreto Arera

“Analogamente, l’analisi dell’impatto dei nuovi investimenti dei concessionari sulle tariffe a carico degli utenti sarà possibile solo a valle della definizione della proposta di ARERA e delle successive valutazioni da parte del MASE e del MEF”, ha detto il ministro

Lo scopo della norma relativa agli oneri concessori per la gestione delle reti elettriche contenuto nella Legge di Bilancio “è quello di migliorare la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza della rete di distribuzione dell’energia elettrica, che consentirà un più celere raggiungimento degli obiettivi di penetrazione delle fonti rinnovabili, diminuendo, al contempo, la dipendenza del nostro Paese dai combustibili fossili. Questo consentirà un contenimento del prezzo dell’energia elettrica per i clienti finali”. È quanto ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin nel corso del suo intervento in Aula alla Camera nel corso del Question Time.

COSA PREVEDE LA NORMA IN LEGGE DI BILANCIO:

La norma della Legge di Bilancio 2025 modifica il Decreto Bersani che fissava un processo di riassegnazione mediante gara delle concessioni di rete, avviando le procedure non oltre il quinquennio precedente la scadenza, in origine fissata al 31 dicembre 2030 (e quindi di conseguenza entro il 31 dicembre 2025). Il provvedimento prevede invece ora che gli operatori delle reti di distribuzione dovranno presentare dei piani straordinari di investimento da sottoporre all’approvazione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, sentiti l’Arera e il Ministero dell’Economia e delle finanze per i profili di stretta competenza. Sulla base dei nuovi piani sarà poi consentita l‘estensione delle concessioni per la durate degli investimenti e comunque “per un periodo non superiore a venti anni”.

PRIME STIME ONERI CONCESSORI SOLO DOPO DECRETO DI ARERA

“La disposizione affida ad ARERA il compito di elaborare una proposta di decreto relativa sia alle modalità e ai termini per la presentazione dei piani di investimento, sia alla determinazione degli oneri in capo ai concessionari del servizio di distribuzione che avranno beneficiato della rimodulazione – ha infatti spiegato il ministro -. Solo in esito alla presentazione della proposta di decreto da parte di ARERA potranno compiersi le prime stime degli oneri concessori dovuti nel caso di rimodulazione delle concessioni in essere; rimodulazione che, in ogni caso, dipenderà dalla qualità dei piani presentati e dalla durata degli investimenti in essi previsti”.

IMPATTO DEI NUOVI INVESTIMENTI DEI CONCESSIONARI SULLE TARIFFE POSSIBILE SOLO A VALLE DELLA DEFINIZIONE DELLA PROPOSTA

“Analogamente, l’analisi dell’impatto dei nuovi investimenti dei concessionari sulle tariffe a carico degli utenti sarà possibile solo a valle della definizione della proposta di ARERA e delle successive valutazioni da parte del MASE e del MEF – ha proseguito il ministro -. Bisogna ricordare infine che la stessa disposizione della legge di bilancio pone un espresso vincolo di destinazione delle eventuali maggiori entrate derivanti dalla procedura che devono essere destinate ‘prioritariamente’ alla riduzione dei costi energetici degli utenti finali del servizio elettrico”, ha concluso Pichetto.

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