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Ponte Messina

Ponte Stretto, cosa ha detto Giovannini alla Camera

Il ministro: Vogliamo agire con alcune azioni volte a migliorare l’attraverso dinamico dello Stratto con conseguenze positive sul benessere dei cittadini e la competitività delle imprese

“I traffici dello Stretto di Messina sono rilevanti rispetto alla scala nazionale con 11 milioni di passeggeri/anno, 0,8 milioni di veicoli pesanti/anno e 1,8 mln di veicoli leggeri/anno. Le principali criticità attuali riguardano le infrastrutture di nodo, i servizi di trasporto e il quadro normativo di settore. Le ragioni che giustificano un attraverso stabile sono innanzitutto socio-economiche: per il gruppo di lavoro sono il trend negativo della popolazione, considerazioni trasportistiche il tempo medio di viaggio per l’attraversamento paragonabile al tempo di viaggio di un’auto, l’assenza di collegamento ferroviario, l’alta velocità e lo sviluppo socioeconomico dell’area per la scelta localizzativa di alcuni uffici”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini ascoltato nelle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera sull’attraversamento stabile dello Stretto di Messina.

PROGETTO A CAMPATA UNICA VA ADEGUATO

“La valutazione dell’utilità va però definita al termine di un processo decisionale al termine del processo di fattibilità al fine di confrontare le diverse soluzioni alternative” in particolare “con ponte a più campate o a campata unica. Il Gruppo di lavoro ritiene sia più efficiente finanziare l’opera con la finanza pubblica”, ha chiarito il ministro che poi ha ricordato che il ponte a campata unica, quello più gettonato, andrebbe comunque adeguato dal punto di vista tecnico, ambientale economico e giuridico rispetto al passato per via “dell’iter autorizzatorio incompleto” e la “caducazione dei rapporti convenzionali con il contraente generale”, tra le altre cose citate da Giovannini.

SERVE PROGETTO FATTIBILITA’ PER CONFRONTARE PROPOSTE

“Per dar seguito all’impegno del governo ricevuto dalla Camera bisognerebbe procedere con la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica al fine di confrontare le due soluzioni di collegamento individuate dal GdL come più promettenti, ovvero quella del ponte a una e a più campate – ha evidenziato il ministro -. Si segnala che è disponibile un finanziamento di 50 mln con la prima fase del progetto di fattibilità che potrebbe concludersi entro al primavere 2022 così d avviare un dibattito pubblica ma sarebbe opportuno l’istituzione di un gruppo lavoro per supportare l’intero processo”.

COSA SI FARA’ CON PNRR, FONDO COMPLEMENTARE E FONDI ORDINARI

“Parallelamente vogliamo agire con alcune azioni volte a migliorare l’attraverso dinamico dello Stratto con conseguenze positive sul benessere dei cittadini e la competitività delle imprese”, ha chiarito Giovannini, a cominciare da “iniziative per migliorare l’attraversamento ferroviario e quello passeggeri con fondi del Pnrr, complementare e fondi ordinari” “favorire la transizione ecologica della mobilità marittima e ridurre l’inquinamento”, “migliorare la collaborazione interistituzionale attraverso l’istituzione di un tavolo di natura tecnico-politico e con la partecipazione della società civile per la gestione dell’intero processo di realizzazione delle proposte” che prevedono la riqualificazione del naviglio con flotta ibrida, il rinnovo del materiale rotabile, rinnovo della flotta per il trasporto passeggeri con propulsione Gnl/elettrica, riqualificazione degli approdi e delle stazioni ferroviarie, accessibilità stradale ai porti con smart road, un ‘polmone’ per la sosta lunga dei veicoli dove ricaricare anche i veicoli elettrici. “Si tratta di interventi giù pianificati per mezzo miliardo di euro” con il “completamento del programma entro il 2024-2025”.

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