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Tesla

Quanto impatteranno le auto elettriche sull’industria petrolifera?

Quanto impatterà l’adozione delle auto elettriche sull’industria petrolifera? Tutti gli scenari e i rischi possibili

La diffusione delle auto elettriche potrebbe far fallire i Paesi esportatori di petrolio. Infatti, più Ev correranno sulle strade, maggiori saranno i rischi per i Paesi che fondano la propria economia sulle esportazioni di oil. Quanto impatterà l’adozione delle auto elettriche?

LE ELETTRICHE METTONO NEI GUAI I BIG DEL PETROLIO

Le auto elettriche sono sempre più diffuse e preoccupano i principali esportatori di petrolio. La lista comprende, tra gli altri, Arabia Saudita, Russia, Iraq, Canada, Emirati Arabi, Iran.

Lo scorso anno le elettriche acquistate nel mondo sono state 26,2 milioni. Già nel primo trimestre di quest’anno le vendite sono aumentate del 25% rispetto allo stesso periodo del 2022, toccando quota 2,3 milioni. Numero che dovrebbe arrivare fino a 40 milioni entro la fine del 2023, secondo le stime di OilPrice. Le consegne di Ev dovrebbero aumentare del 20% ogni anno, arrivando fino a 582 milioni nel 2040, stando alle proiezioni basata sui dati attuali. Un boom che riguarderebbe in particolare la Cina e l’India.

Guardando a uno scenario più ottimistico, OilPrice stima un aumento delle vendite del 23,4% annuo, che porterebbe a un totale di 937 milioni di EV entro il 2040. Un trend che porterebbe a un risparmio di carburante di ben 34,46 milioni di barili al giorno al 2040.

Il terzo scenario è il più pessimistico, ma anche il meno probabile, secondo OilPrice. Infatti, prevede di raggiungere 254 milioni di vendite di auto elettriche al 2040, con un tasso di crescita annuo del 14,34%, a fronte di un risparmio di carburante di 9,36 mmbd.

AUMENTANO LE EV, CALA LA DOMANDA DI PETROLIO

L’aumento delle vendite di auto elettriche interessa in particolare Asia, Nord America e Europa. Zone dove il consumo medio giornaliero di petrolio per automobili sta progressivamente diminuendo. L’anno scorso l’Asia utilizzava ogni giorno 1,6567 galloni per muovere le sue automobili, l’Europa 0,89, il Nord America 1,73 e il resto del mondo 1,89.

Oggi la domanda globale di petrolio è scesa a circa 100 milioni di barili al giorno (mmbd). Quantità che da qui al 2040, secondo le proiezioni di Oilprice, dovrebbe calare sempre più, fino a raggiungere 65-78 mmbd. Crollo che innescherebbe una guerra dei prezzi tra i Paesi produttori che porterebbe vantaggi ai possessori di auto a combustione interna e alle aziende.

I FATTORI DA TENERE D’OCCHIO

Le stime mostrano che il futuro dei Paesi esportatori di petrolio non sembra roseo. Sono diversi i fattori che potrebbero mettere nei guai l’industria petrolifera, primo fra tutti l’accelerazione delle vendite di auto elettriche. A spingere l’elettrico contribuiscono anche il taglio dei prezzi, l’estensione delle agevolazioni fiscali cinesi per i prossimi quattro anni, la frenata di inflazione e tassi di interesse negli Stati Uniti, l’Inflation Reduction Act.

Tuttavia, la situazione è in continua mutamento e dipenderà in gran parte dai nuovi dati, dai cambiamenti delle preferenze dei consumatori e dalle strategie dell’automotive.

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