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Quanto si risparmia in bolletta (e in emissioni) con il Conto Termico

Le cifre svelate durante la firma dell’intesa tra Anci e Gse su sviluppo sostenibile, diffusione delle energie rinnovabili ed efficientamento energetico nei Comuni. L’articolo di Energia Oltre

Con lo strumento del Conto Termico che mette a disposizione incentivi per 200 milioni di euro l’anno per interventi d’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico, il Gse dal 2013 ad oggi ha finanziato più di 1.700 progetti di riqualificazione in circa 800 Comuni italiani. Complessivamente, gli impianti a fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica incentivati dal Gse consentono annualmente un risparmio di 300mila tonnellate equivalenti di petrolio e 790mila tonnellate di gas a effetto serra. Il risparmio energetico si traduce anche in un alleggerimento della bolletta dei Comuni valutabile in circa 170 milioni di euro annui. È quanto emerso durante la firma del protocollo d’Intesa firmato da Anci e Gestore dei Servizi Energetici-Gse nella sede nazionale dell’Associazione sull’avvio di una collaborazione finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, per la diffusione delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico nei Comuni, partendo dalla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, i cui contenuti sono stati illustrati in una conferenza stampa dal Presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e dal Presidente del Gse, Francesco Sperandini.

AiCARRI CONTENUTI DELL’INTESA

L’intesa si svilupperà innanzitutto attraverso la promozione e l’attuazione del progetto Gse ‘Sostenibilità in Comune’ avviato per supportare e sensibilizzare i Comuni nell’uso delle fonti rinnovabili e per lo sviluppo di progetti di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare esistente, della mobilità sostenibile e delle attività produttive. Tutto questo attivando un circolo virtuoso sul territorio in grado di contribuire alla creazione di reddito, all’aumento dei posti di lavoro e alla riduzione della bolletta energetica e della spesa dell’ente locale. Tra le misure previste dall’intesa spiccano inoltre l’ottimizzazione della produzione degli impianti da fonti rinnovabili, già presenti sul territorio comunale mediante efficientamento ed ammodernamento. Ed il supporto alla pianificazione e realizzazione di sistemi di mobilità sostenibile anche attraverso l’introduzione di veicoli elettrici e/o alimentati a biometano. Importante anche la realizzazione di attività formative ed azioni di supporto rivolte agli amministratori e al personale dei Comuni sulle opportunità di finanziamento per la riqualificazione energetica, dando seguito al programma già realizzato finora in circa 300 Comuni.

DECARO E SPERANDINI: PERCORSO VIRTUOSO

“Il Conto termico è la dimostrazione di come una misura ben concepita a livello centrale possa essere ben adoperata, a livello locale – evidenzia il Presidente dell’Anci Antonio Decaro –. È quindi non solo un successo, come attestato dai numeri, ma anche un modello di collaborazione che con questo protocollo intendiamo portare avanti. Nella strategia energetica nazionale – ribadisce – i Comuni sono alleati imprescindibili”. “La Pubblica Amministrazione deve svolgere un ruolo esemplare nell’efficienza energetica, lo ha stabilito l’Europa e lo ha ribadito il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, approvando il programma Prepac – gli fa eco il Presidente del Gse, Francesco Sperandini –. Il Gse, anche attraverso i meccanismi di incentivazione come il Conto Termico, vuole mettere al centro di questo percorso virtuoso gli Enti di prossimità, dove i risultati derivanti dalle buone pratiche sono immediatamente visibili e percepibili sia nella dimensione ambientale sia in quella economico occupazionale”, sottolinea Sperandini ringraziando l’Anci “per la firma di questo Protocollo d’Intesa, che costituisce un ulteriore strumento utile alla valorizzazione del ruolo dei Comuni quali attori strategici per lo sviluppo sostenibile del Paese”.

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