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Petrolio

Raddoppiano le importazioni tedesche di greggio dal Kazakistan. Perché Berlino fa retromarcia sulla transizione

La Germania raddoppia le importazioni di petrolio greggio dal Kazakistan e fa marcia indietro sulla transizione green. Ecco perché

Il maggiore sostenitore europeo della transizione green ha deciso di raddoppiare le importazioni di petrolio greggio dal Kazakistan. Una decisione che arriva quando il consumo di greggio è in calo. Un doppio paradosso che ha una spiegazione semplice: il timore delle aziende per la crisi economica.

BERLINO RADDOPPIA IL GREGGIO DAL KAZAKISTAN

Berlino ha chiesto al Governo del Kazakistan di aumentare nei prossimi mesi le esportazioni di petrolio greggio verso la Germania da 1,2 milioni a 2,5 milioni di tonnellate, pari a circa 18,32 milioni di barili.

“Abbiamo intenzione di esportare 1,2 milioni di tonnellate in Germania entro la fine dell’anno, e c’è una richiesta da parte loro per aumentare questo a 2,5 milioni di tonnellate in totale”, ha confermato il ministro dell’energia del Kazakistan, Almasadam Satkaliev, non specificando però se lo Stato era in grado di soddisfare la richiesta, secondo quanto riporta Interfax.

Infatti, Satkaliev ha solo detto che il Kazakistan avrebbe spedito 1,5 milioni di tonnellate di petrolio aggiuntive in Europa attraverso il Gasdotto Baku Tbilisi-Ceyhan che termina in Turchia, secondo Oil Price.

PERCHE’ LA GERMANIA AUMENTA LE IMPORTAZIONI

Perché la Germania ha deciso di fare un passo indietro nella transizione? La spiegazione è semplice: la crisi economica. L’economia tedesca ha visto un calo dello 0,3% lo scorso anno. Le imprese hanno accusato l’aumento dei prezzi dell’energia degli ultimi mesi. I prezzi dell’energia troppo alti sono problema riconosciuto dallo stesso governo di Berlino, che ha offerto come soluzione più energia da vento e sole, ma i risultati non sembrano arrivare. Infatti, anche quest’anno l’economia tedesca dovrebbe nuovamente contrarsi, con un calo dello 0,1%, secondo le previsioni. In un momento di difficoltà, la soluzione più ovvia è puntare su energia affidabile ed economica, tradotto: petrolio. La Germania è già uno dei maggiori importatori di gas naturale liquefatto, un primato che presto potrebbe raggiungere anche nel petrolio.

IL CONSUMO CALA MA AUMENTA IL GREGGIO KAZAKO

Il paradosso è che il consumo di petrolio di Germania è in calo. L’anno scorso ha utilizzato circa 1,95 milioni di barili di greggio al giorno, in calo rispetto ai 2,28 milioni di bdp del 2012. L’elettrificazione dei trasporti ha eliminato 1 milione di barili al giorno nella domanda globale di petrolio, un trend che dovrebbe continuare, secondo UBS. Entro il 2025 l’elettrificazione del settore dei trasporti permetterà di sostituire 2,5 milioni di barili al giorno all’interno della domanda di petrolio. Tuttavia, l’industria chiede più certezze nel mezzo della crisi che sta affliggendo l’economia tedesca.

Non a caso, nel 2023 le importazioni di petrolio greggio della Germania sono aumentate rispetto al 2022, in concomitanza con la ripresa dell’economia dopo la pandemia da Covid-19. Un dato che conferma il collegamento collegata al consumo di petrolio greggio – un legame evidenziato dal fatto che la Germania importava la maggior parte del suo petrolio dalla Russia nonostante l’ammasso di sanzioni che l’UE ha imposto a Mosca quell’anno.

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