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Renault scommette sulle batterie del futuro. I benefici del laboratorio

Nel laboratorio di Lardy si forgiano le batterie del futuro. Quali benefici porterà a Renault la scommessa su innovazione, autonomia e sostenibilità?

Renault apre in Francia il laboratorio che sviluppa le batterie per auto elettriche del futuro. Un centro di 3.000 m², una “dry room” di 600 m² e oltre 120 strumentazioni per anticipare le tecnologie vincenti e riprendere il controllo della filiera energetica dell’auto elettrica. Una vera e propria scommessa industriale.

COSA SI FARÀ NEL LABORATORIO DI RENAULT

Il motore dell’auto elettrica è la batteria. Con questa consapevolezza, la business unit elettrica controllata da Renault Group Ampere, ha inaugurato a Lardy il suo Battery Cell Innovation Laboratory, pensato per prototipare celle, studiarne il comportamento reale e scegliere per tempo le tecnologie che daranno vantaggio competitivo ai veicoli del gruppo. L’obiettivo è migliorare le prestazioni delle auto, ma anche orchestrare meglio la relazione tra vettura e rete (vehicle-to-grid, gestione della domanda), per selezionare chimiche meno dipendenti da materie prime critiche, e per integrare pratiche circolari che abbassano l’impronta carbonica complessiva del ciclo di vita. Renault potrebbe ottenere vantaggi competitivi tangibili in termini di costi per kWh, densità energetica e sostenibilità.

NUMERI E CAPACITÀ DEL LABORATORIO DELLE BATTERIE

Il nuovo laboratorio di Ampere si sviluppa su circa 3.000 metri quadrati distribuiti su due livelli e ospita oltre 120 apparecchiature all’avanguardia, inclusa una dry room di circa 600 m² per la manipolazione e l’assemblaggio di celle sensibili all’umidità. Si svolgeranno principalmente due tipologie di attività: la prototipazione di celle e la caratterizzazione elettro-fisico-chimica per valutare prestazioni e comportamento (durata, ricarica rapida, stabilità termica, analisi interna, facilità di disassemblaggio).

Nel laboratorio si svilupperanno prototipi di celle con differenti chimiche, cicli di carica/scarica per misurare degrado e capacità di fast charging, test termici per valutare rischio di runaway, analisi post-mortem per capire come e dove si “consuma” la cella, oltre prove specifiche sulla facilità di smontaggio e riciclo. Il laboratorio sarà anche un osservatorio per nuove partnership: identificare materiali, processi e fornitori promettenti prima che diventino standard industriali.

I BENEFICI PER RENAULT

L’attività svolta nel laboratorio permetterà ad Ampere di non dipendere esclusivamente da partner esterni per decisioni cruciali (chilogrammi di litio, chimiche alternative, architetture cella), accelerando il time-to-market. Inoltre, il focus su disassemblaggio e analisi interna favorisce soluzioni progettate per il riciclo: componenti più facili da separare e processi che riducono sprechi e impatto ambientale, con minori costi di fine vita e migliore reputazione ESG.

In aggiunta, conoscere “in anticipo” quali tecnologie funzionano permette a Renault di negoziare forniture e investimenti con maggiore sicurezza, oltre a individuare partner strategici con cui sviluppare produzione su scala.

CHI GUIDA IL LABORATORIO

Ampere definisce il laboratorio un “pathfinder” per il gruppo. Josep Maria Recasens, CEO di Ampere, ha sottolineato come la missione sia esplorare tecnologie dirompenti, trovare i partner giusti e guidare le scelte tecnologiche che faranno la differenza in futuro. Anche il CTO di Renault Group, Philippe Brunet, ha enfatizzato il ruolo della struttura nel trasformare il centro tecnico di Lardy in un hub per l’elettrico.

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