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Repsol

Repsol, come sono andati i conti del 2020

Secondo Josu Jon Imaz, amministratore delegato di Repsol, “nel 2020 abbiamo affrontato uno scenario senza precedenti e abbiamo posto le basi per il futuro dell’azienda”

Repsol ha registrato un utile netto rettificato di 600 milioni di euro nel 2020, anno in cui ha presentato un nuovo piano strategico per dare impulso alla sua trasformazione e raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050. È quanto emerge dai risultati 2020 dell’azienda iberica. Che ricorda come nel 2020, la società ha lanciato iniziative per avanzare verso questo obiettivo, in particolare due progetti innovativi di decarbonizzazione industriale a Bilbao; il primo impianto spagnolo di biocarburanti avanzati, a Cartagena; lo sviluppo degli asset rinnovabili e l’espansione internazionale di questo business.

ANNO SEGNATO DAL COVID

L’anno è stato segnato dalla crisi globale senza precedenti causata dalla COVID-19, in cui Repsol ha dato priorità al suo lavoro di fornitore di servizi essenziali, mantenendo i suoi impianti in funzione e garantendo la fornitura di prodotti e servizi cruciali per la società.

L’IMPATTO NEGATIVO SULLE SCORTE

Il calo dei prezzi internazionali delle materie prime ha avuto un impatto negativo di 978 milioni di euro sulle scorte della società in tutto il 2020. Inoltre, in un anno di prudenza finanziaria dovuta al contesto globale, la società ha rivisto i prezzi futuri del greggio e del gas, correggendo al ribasso il valore contabile delle attività di esplorazione e produzione con una correzione di 2,911 miliardi di euro. Questo ha avuto un impatto sull’utile netto per il 2020 che è stato di 3,289 miliardi di euro.

I NUMERI

Repsol ha dimostrato la sua forza in questo difficile scenario con un flusso di cassa positivo di 1,979 miliardi di euro e una riduzione del debito netto di 1,178 miliardi di euro nel corso dell’anno a 3,042 miliardi di euro.

Il consiglio di amministrazione di Repsol ha approvato ieri la convocazione dell’assemblea generale annuale della società che si terrà il 26 marzo in seconda convocazione.

IMAZ: DIMOSTRATATA LA SOLIDITÀ DELL’AZIENDA

Secondo Josu Jon Imaz, amministratore delegato di Repsol, “nel 2020 abbiamo affrontato uno scenario senza precedenti e abbiamo posto le basi per il futuro dell’azienda. Abbiamo nuovamente dimostrato la solidità del nostro progetto, assunto un ruolo di servizio pubblico essenziale e confermato, ancora una volta, che la nostra azienda è utile alla società – ha concluso -. L’industria ha dimostrato di essere parte della spina dorsale dell’economia spagnola e una delle sue principali forze motrici. Gioca un ruolo cruciale nella ripresa dalla crisi, e anche nel contribuire a un mondo più decarbonizzato, utilizzando tutte le tecnologie disponibili”.

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