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Energia Elettrica

Reti energetiche, in Australia, Gb e Usa regge qualità credito

Il calo dei rendimenti azionari indebolisce i rapporti di credito delle reti energetiche, ma la coerenza normativa sostiene la qualità del credito secondo Moody’s

Il calo dei rendimenti azionari indebolirà i principali rapporti di credito, ma un consistente track record di decisioni normative continua a sostenere la qualità del credito delle reti energetiche regolamentate in Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti, a livello federale. È quanto ha riferito Moody’s Investors Service in un rapporto.

IL CONTESTO

“Un contesto di tassi d’interesse costantemente bassi ha portato a tagli nei rendimenti azionari. I rendimenti nominali dei titoli di stato sono scesi di circa 4-5 punti percentuali negli ultimi 20 anni, in particolare dalla crisi finanziaria del 2008/09, e si attestano ora intorno all’1% nelle tre giurisdizioni oggetto del rapporto”, ha osservato l’agenzia di rating.

“Il calo dei rendimenti azionari consentiti porterà a una diminuzione dei fondi provenienti dalle operazioni, o FFO, con conseguente indebolimento della copertura degli interessi e del rapporto tra FFO e debito”, ha affermato Stefanie Voelz, Vice Presidente – Senior Credit Officer di Moody’s Investors Service.

“L’entità della riduzione dei rendimenti azionari varia da un paese all’altro, e i manager e gli azionisti delle società del network hanno cercato di compensare le debolezze causate dai rendimenti più bassi, ad esempio, tagliando i dividendi. In alcuni casi, tuttavia, questo potrebbe non essere sufficiente a mantenere la qualità del credito”, ha spiegato Moody’s.

TIENE LA QUALITA’ DEL CREDITO

In questo contesto, i quadri normativi di Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti “continuano a sostenere la qualità del credito nel suo complesso, attribuendo un punteggio Aaa per la trasparenza, la coerenza e la prevedibilità secondo la metodologia di rating Moody’s per le reti regolamentate. Questo punteggio è sostenuto da un’esperienza di lunga data di applicazione coerente delle norme regolamentari, da una trasparenza esemplare del processo decisionale normativo, da rare sfide alle risoluzioni regolamentari e da una bassa interferenza politica complessiva”, ha concluso l’agenzia di rating.

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