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Per l’Italia 361 mld euro di benefici economici e 540.000 posti di lavoro con più rinnovabili

Piano 2030 Re Rebaudengo

Presentato oggi lo studio “Il Piano 2030 per le energie rinnovabili e smart: i benefici per la filiera italiana” realizzato da Fondazione Enel in collaborazione con Elettricità Futura e Althesys

L’aumento della capacità di generazione rinnovabile necessaria per raggiungere gli obiettivi Ue di decarbonizzazione e indipendenza energetica 2030, insieme all’ulteriore sviluppo della filiera italiana, può portare benefici economici fino a 361 miliardi di euro e creare fino a 540.000 nuovi posti di lavoro. L’Italia conta già su una preziosa filiera nazionale di imprese di successo che operano in questo settore, con un potenziale di crescita significativo che può essere sbloccato sfruttando le opportunità della transizione e facendo leva sul potenziale di innovazione delle eccellenze tecnologiche italiane.

Per sbloccare questo potenziale e ottenere i massimi benefici dagli investimenti da realizzare nei prossimi 7 anni, l’Italia deve attuare rapidamente una strategia nazionale chiara e concreta volta a potenziare l’installazione di ulteriore energia di generazione rinnovabile e a creare le condizioni per l’ulteriore sviluppo di una capacità industriale ancora più competitiva.

Sono le principali conclusioni dello studio “Il Piano 2030 per le energie rinnovabili e smart: i benefici per la filiera italiana” realizzato da Fondazione Enel in collaborazione con Elettricità Futura e Althesys, presentato oggi a Roma.

Il PNRR e gli obiettivi europei 2030 fissano degli obiettivi ambiziosi e prevedono risorse sostanziali per l’accelerazione della decarbonizzazione attraverso lo sviluppo delle rinnovabili, l’aumento dell’efficienza negli usi finali e l’elettrificazione dei consumi in ambiti come il riscaldamento e la mobilità, prima realizzato utilizzando combustibili fossili. Queste sfide vanno di pari passo con la necessità di garantire una ripresa solida e duratura, una crescita economica e un rapido aumento dell’indipendenza energetica.

TRANSIZIONE ENERGETICA ELETTRICITA’ RINNOVABILI ED ELETTRIFICAZIONE DEI CONSUMI

Gli strumenti più efficaci per affrontare la crisi energetica in atto sono un’ulteriore accelerazione della transizione energetica, la crescita dell’energia elettrica rinnovabile e l’elettrificazione dei consumi. La transizione energetica può portare notevoli benefici ambientali, ma ha anche effetti positivi sulla filiera tecnologica delle energie rinnovabili e smart del nostro Paese. Inoltre, il suo impatto sul settore industriale italiano e la sua capacità di competere a livello internazionale possono essere valutati positivamente.

Una limitata capacità industriale nazionale in alcune tecnologie rinnovabili di base (come i moduli fotovoltaici e le turbine eoliche) può ridurre i benefici economici della transizione energetica per l’Italia. Tuttavia, il nostro Paese ha molti operatori in settori tra cui componentistica, servizi O&M, ingegneria, EPC, soluzioni energetiche intelligenti ed efficienza energetica, con molti esempi di eccellenza e innovazione competitivi a livello internazionale.

La trasformazione del sistema elettrico ha influenzato anche l’industria dell’elettrotecnica e della componentistica, portando alcuni prodotti – come i pannelli fotovoltaici – allo stato di quasi commodity, e ha aperto segmenti di mercato a prodotti e servizi innovativi e di qualità, con nuove prospettive per il infrastrutture produttive nazionali. Ne sono un esempio i componenti per sistemi domotici, le stazioni di ricarica per veicoli elettrici compatte e facili da installare, i moduli fotovoltaici innovativi e i componenti per turbine eoliche.

In questo contesto, la filiera italiana delle tecnologie smart energy può beneficiare delle notevoli opportunità di sviluppo offerte dalla transizione energetica. In diversi segmenti, le imprese italiane possiedono competenze e capacità industriali che le rendono competitive in ambito internazionale. Serve però una visione sistemica e una politica industriale nazionale che valorizzi il talento dell’Italia e sfrutti tutte le opportunità di sviluppo economico e occupazionale.

VERSO IL 2030: LA FILIERA ITALIANA ENERGIE RINNOVABILI

Lo studio vuole essere un contributo a questa visione strategica, fornendo un’analisi della filiera tecnologica delle energie rinnovabili e smart in Italia, valutandone potenzialità e prospettive alla luce degli obiettivi Ue 2030 e proponendo politiche per favorirne la crescita. Considerando diversi scenari di sviluppo, lo studio valuta i benefici economici e occupazionali connessi al rafforzamento della filiera stessa e al dispiegamento della capacità di generazione rinnovabile necessaria per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Lo studio stima che oggi in Italia siano operative almeno 790 imprese riconducibili alla filiera delle energie rinnovabili e smart. Di queste, quasi 400 sono specializzate in questo settore. Complessivamente, il valore della produzione di queste aziende incide per 12,4 miliardi di euro, maturando lo 0,7% del Pil italiano, offrendo una buona presenza su tecnologie di rete, componenti per generazione elettrica, geotermico, pompe di calore, ma ancora limitata su tecnologie di base elementi della transizione energetica come moduli fotovoltaici, turbine eoliche e batterie.

LE 4 SEZIONI DELLO STUDIO

Lo studio è suddiviso in quattro parti:

  1. Il quadro attuale e l’evoluzione della filiera. Questa prima sezione esamina lo stato attuale e lo sviluppo futuro dell’industria delle tecnologie rinnovabili e delle smart energy in Italia, analizzandone la struttura e le strategie industriali attraverso una rassegna dettagliata delle aziende attualmente operanti nel settore;
  2. Il fabbisogno di investimenti in tecnologia fino al 2030. Viene valutato il fabbisogno di tecnologie, componenti e servizi introdotto dagli obiettivi al 2030 per realizzare il potenziale di crescita delle risorse industriali del Paese nei futuri scenari energetici;
  3. Le potenzialità di sviluppo dell’industria italiana. Alla luce degli investimenti tecnologici proposti, vengono considerati i benefici resi possibili dal raggiungimento degli obiettivi al 2030, in accordo con i target ˝Fit for 55˝ e REPowerEU, per lo sviluppo della filiera nel sistema industriale italiano, in termini di impatto sociale ed economico;
  4. Una strategia italiana per la filiera tecnologica. L’analisi del potenziale di sviluppo consente di formulare proposte di policy per favorire la crescita della filiera energetica smart in Italia, sensibilizzando policy makers, istituzioni e consumatori sulle opportunità per il tessuto industriale e l’economia italiana derivanti dallo sviluppo delle rinnovabili e della smart energy.

AUMENTARE LE RINNOVABILI ED ESPANDERE LA CATENA DI FORNITURA

Lo scenario più ambizioso al 2030 considerato nella seconda parte dello studio è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e dotare l’Italia di un’autonomia energetica significativa e senza precedenti. Nello scenario RePowerEU sono necessari 85 GW di capacità aggiuntiva di generazione rinnovabile. Per cogliere il massimo beneficio possibile da questa crescita è necessario abbinarla ad un robusto sviluppo della filiera energetica italiana intelligente.

Questa duplice strategia – crescita della capacità rinnovabile e sviluppo della catena di approvvigionamento – può sbloccare fino a 361 miliardi di euro di benefici economici e creare fino a 540.000 posti di lavoro. Sia l’espansione delle rinnovabili che la crescita della portata dell’offerta sono ambiziose, ma a portata di mano. L’industria energetica è pronta a investire per sviluppare la tanto necessaria potenza di generazione e la filiera italiana può prosperare facendo leva su alcune eccellenze e sul proprio potenziale di innovazione.

Tuttavia, per rendere possibile ciò, l’Italia deve attuare rapidamente una strategia nazionale chiara, concreta e lungimirante volta a creare le condizioni sia per la realizzazione dei necessari investimenti sia per lo sviluppo di una capacità industriale competitiva. Ciò richiede l’urgente riforma e ammodernamento delle infrastrutture nazionali, in termini di digitalizzazione e snellimento burocratico.

Fondamentale è anche una pianificazione precisa, ben calibrata e univoca della transizione energetica che dia al mercato le certezze di cui ha bisogno. Questo è l’unico modo per sostenere la nascita di iniziative imprenditoriali innovative e aumentare l’interesse nel Paese per gli investitori, sia italiani che internazionali. Elettrificazione, circolarità, competenze delle risorse umane, sostegno alla ricerca, trasferimento tecnologico e imprenditorialità sono altri elementi fondamentali nel disegno di una strategia per la filiera tecnologica italiana delle energie rinnovabili e smart.

In conclusione, quello che si prospetta non è semplicemente la possibilità di favorire la crescita di un settore specifico o di incentivare lo sviluppo di poche imprese, ma la possibilità di far ripartire un settore industriale del tutto nuovo, che garantisca all’Italia sostenibilità ambientale e autonomia energetica.

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