Advertisement vai al contenuto principale
Australia Metalli Critici

Rinnovabili, in Australia piano per 23 miliardi di dollari

Il piano del Nuovo Galles del sud, in Australia, dovrebbe portare all’installazione di 12 GW da fonti rinnovabili entro il 2030

Il governo dello stato del Nuovo Galles del sud – il più popoloso dell’Australia – ha annunciato l’avvio di una transizione dal carbone alle fonti rinnovabili, puntando ad attirare investimenti privati per 23,3 miliardi di dollari (circa 19,7 miliardi di euro) entro il prossimo decennio.

COSA PREVEDE IL PIANO

Il Nuovo Galles del sud ha fatto sapere che velocizzerà i processi autorizzativi per le imprese che investiranno in progetti di energie rinnovabili. Inoltre, quattro delle cinque centrali a carbone presenti sul territorio dello stato chiuderanno entro i prossimi quindici anni.

Le previsioni del governo dicono che il piano porterà alla creazione di 10mila posti di lavoro e all’installazione di 12 gigawatt di capacità eolica e solare entro il 2030. Il ministro dell’Energia dello stato, Matt Kean, ha parlato anche di 2 gigawatt di energia stoccata, proveniente ad esempio dall’idroelettrico, per la stessa data.

IL CONTESTO

Anche se diversi stati australiani hanno detto di voler puntare maggiormente sulle fonti rinnovabili, e se le maggiori banche del paese smetteranno di finanziare nuovi progetti sul carbone termico, fino ad ora il governo federale non ha annunciato – anzi, ha resistito all’idea – un obiettivo per l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050 come già fatto da molti altri paesi, anche alleati di Canberra (il Regno Unito o gli Stati Uniti di Joe Biden).

Il governo centrale, guidato dal primo ministro conservatore Scott Morrison, ha detto che la neutralità carbonica verrà raggiunta più in là rispetto al 2050 e che l’Australia non si farà influenzare dalle politiche climatiche delle altre nazioni.

Per il momento, l’Australia è lontana dal raggiungere l’obiettivo fissato nell’accordo di Parigi per il taglio delle emissioni di carbonio dal 26 al 28 per cento (rispetto ai livelli del 2005) entro il 2030.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su