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Rinnovabili

Rinnovabili: dall’Ue arriva il silenzio-assenso nelle aree idonee

La legge mira a velocizzare la procedura di concessione dei permessi per i nuovi impianti di energia rinnovabile come pannelli solari o eolico e l’adeguamento di quelli esistenti.

Arriva la riduzione dellla durata massima della procedura autorizzativa per i nuovi impianti situati in “zone di accelerazione per le energie rinnovabili” dai dodici mesi proposti dalla Commissione a nove mesi. Lo ha deciso il Parlamento europeo nel nuovo testo che rappresenterà il mandato di Strasburgo nei negoziati con il Consiglio per trovare un accordo in prima lettura.

DELIMITAZIONE DELLE ZONE SPETTA A CIASCUN PAESE: ARRIVA IL SILENZIO-ASSENSO

Secondo quanto deciso dagli eurodeputati, queste zone dovrebbero essere delineate da ogni Paese UE in base alla propria capacità di installare le energie rinnovabili più velocemente. Qualora l’autorità competente non dovesse rispondere entro la scadenza prevista, il permesso sarebbe approvato secondo il principio del “silenzio – assenso”.

PER IL REPOWERING PROCEDURA AL MASSIMO DI 6 MESI

Al di fuori di tali zone, la procedura autorizzativa non dovrebbe superare i 18 mesi, e non più due anni come inizialmente proposto. Per quanto riguarda il repowering degli impianti già esistenti, la durata massima sarà invece di sei mesi.

EVITARE ZONE CON IMPATTO AMBIENTALE NEGATIVO

Nello stabilire le regole per le zone di accelerazione per le energie rinnovabili, i Paesi UE dovranno evitare – o contenere significativamente – un impatto ambientale negativo. I siti Natura 2000, i parchi, le riserve naturali e le rotte migratorie identificate di uccelli e mammiferi marini devono essere esclusi, ad eccezione delle superfici artificiali come tetti, aree di parcheggio o infrastrutture di trasporto.

COINVOLGIMENTO DEL PUBBLICO PRIMA DELLA SCELTA DI UN’AREA

Gli eurodeputati hanno aggiunto inoltre delle disposizioni per garantire il coinvolgimento del pubblico prima di scegliere un’area per l’installazione di un impianto e designare le aree rinnovabili.

AUMENTARE LE DOTAZIONI DI PANNELLI SOLARI SUGLI EDIFICI E LE POMPE DI CALORE

I Paesi Ue saranno dunque obbligati a garantire che le autorizzazioni per installare gli impianti a energia solare sugli edifici siano rilasciate entro un mese, mentre per gli impianti con potenza inferiore a 50 kW sarà sufficiente una semplice notifica. L’installazione di impianti solari sarà esente dall’obbligo di effettuare una valutazione di impatto ambientale. Inoltre, il processo di rilascio di un’autorizzazione per l’installazione di pompe di calore non dovrà durare più di un mese.

Al fine di immettere più energia rinnovabile nella rete senza ritardi, i deputati europei hanno anche incorporato alcuni elementi di una recente proposta della Commissione, presentata con la cosiddetta “procedura d’emergenza”, affinché la maggior parte delle disposizioni possano entrare in vigore già nel 2023.

PIEPER: GETTATE LA BASI PER PERMESSI PIU’ RAPIDI

“Abbiamo gettato le basi per un processo di rilascio dei permessi sempre più rapido, al fine di poter utilizzare più velocemente le energie rinnovabili e dare così impulso alla transizione energetica – ha commentato in una nota il relatore Markus Pieper (PPE, DE) -. Abbiamo introdotto nuove misure che consentono agli Stati membri e alle loro autorità autorizzative un maggiore margine di manovra, come il principio del ‘silenzio positivo’ all’interno delle aree di accelerazione delle energie rinnovabili, in base al quale i progetti di energia rinnovabile rappresentano un interesse pubblico prevalente e possono beneficiare di una valutazione semplificata per specifiche deroghe nella legislazione ambientale UE.”

Il testo approvato 

Registrazione video del dibattito (13/12/2022)

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