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Eolico Turbine

Rinnovabili, verità e bugie sull’esafluoruro di zolfo

Le rinnovabili e in generale tutti i sistemi elettrici usano questo gas, non solo l’eolico. Il presidente di Anev Togni fa chiarezza

Quando si parla di esafluoruro di zolfo (SF6), un gas serra potente le cui emissioni sono aumentate rapidamente negli ultimi anni, come conseguenza indiretta dello sviluppo dell’energia verde, e in particolare dell’eolico, “si fa riferimento a una serie di inesattezze che vanno chiarite”. Il presidente di Anev Simone Togni lo ha ribadito ieri nel corso della presentazione del libro di Start Magazine sull’Economia Circolare, e lo ha fatto ribadendo quanto già detto qualche giorno fa a Rimini durante Key Energy.

L’INTERPELLANZA M5S

A ravvivare la questione è stata una interpellanza urgente presentata dal pentastellato Generoso Maraia, assieme a una trentina di colleghi M5S, alla Camera e rivolta al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Con la quale ha chiesto chiarimenti e soluzioni per limitare la sostanza. Da qui l’intervento di Togni secondo cui le notizie uscite sulle presunte criticità del gas SF6 e l’energia eolica dipendono “da un recente articolo della BBC male tradotto e pubblicato su un sito nazionale che ha generato erroneamente l’allarme”.

TOGNI: IL MOTIVO DELLA CONFUSIONE SULL’SF6

“In particolar modo si fa riferimento con una certa leggerezza all’esafluoruro di zolfo (SF6), gas presente in tutte le apparecchiature elettriche in media ed alta tensione, solo in riferimento alla produzione di energia da impianti eolici. L’articolo pubblicato nei giorni scorsi e che ha generato una recente interpellanza, lascia presagire ad un pubblico non informato su certe tematiche che solo, o principalmente, le turbine eoliche contengono questo gas nocivo, mentre la sua emissione non dipende dalla tecnologia. L’Anev si batte da sempre per la divulgazione di un’informazione e una cultura dell’ambiente e delle rinnovabili il più possibile veritiera ed imparziale, tanto da aver aderito a protocolli come quello con Legambiente e Greenpeace, che impongono alle aziende una serie di misure stringenti a tutela dell’ambiente – ha spiegato Togni -. L’esafluoruro di zolfo è senz’altro una sostanza nociva come evidenziano gli studi scientifici di settore, ma che fa parte di tutti gli impianti industriali elettrici oltre a trovarsi in altre applicazione. Non è appannaggio esclusivo del settore eolico come si vuole far credere. Consapevoli del fatto che qualsiasi tecnologia oggi esistente per la produzione di energia elettrica comporta degli impatti, sappiamo per certo grazie alle evidenze scientifiche esistenti che l’energia eolica è tra le fonti più vantaggiose dal punto di vista ambientale per la produzione di energia”.

TUTTI I SISTEMI ELETTRICI USANO QUESTO GAS, E QUANDO LA RICERCA E LA TECNOLOGIA RIUSCIRANNO A DARE ALTERNATIVE VERRANNO UTILIZZATE

“L’articolo della BBC correttamente si intitolava ‘Electrical industry’s’ essendo riferito all’Industria elettrica e non all’eolico. I due studi scientifici citati dal suddetto articolo sull’SF6 non citano nemmeno il settore eolico ma fanno semplicemente un’analisi della crescita delle emissioni di questo gas, e la crescita futura in quanto è un gas utilizzato per isolare grandi centrali elettriche allo scopo di prevenire cortocircuiti e incidenti – ha spiegato Togni -. Non fanno quindi differenziazioni tra tecnologie e non citano altre pubblicazioni scientifiche che indichino che una tecnologia comporta più emissioni di questo gas rispetto a un’altra. Crescerà semplicemente poiché aumenterà la produzione di energia elettrica nel mondo. Non si capisce pertanto poiché viene citato l’eolico e non altre tecnologie. In conclusione, tutti i sistemi elettrici usano questo gas, e quando la ricerca e la tecnologia riusciranno a dare alternative verranno utilizzate, ma smettiamola di usare pretesti per attaccare le fonti rinnovabili e l’eolico che sono fonti pulite, inesauribili e endogene”.

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