La produzione nordamericana di Stellantis può ripartire a pieno ritmo. Chi ha vinto davvero la disputa tra la casa automobilistica e il sindacato?
Dopo sei settimane di sciopero i lavoratori americani di Stellantis accettano l’accordo provvisorio e si preparano a tornare al lavoro. Infatti, la maggior parte dei dipendenti ha detto sì all’intesa raggiunta tra il sindacato United Auto Workers e la casa automobilistica. Ma chi è il vero vincitore?
STELLANTIS, I LAVORATORI DICONO SÌ
Il 68% dei lavoratori votanti ha ratificato l’accordo provvisorio siglato da UAW. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni del sindacato, quando mancano all’appello solo poche sedi.
Il documento valido fino al 2028 contiene gran parte delle richieste del sindacato, segno che la mobilitazione organizzata dall’United Auto Workers (UAW) ha avuto successo.
STELLANTIS, COSA PREVEDE L’ACCORDO
I collaboratori delle fabbriche Stellantis negli Usa potranno beneficiare di un aumento del 25% dei salari base. Inoltre, lo stipendio massimo aumenterà del 33%. Misure che si aggiungono all’adeguamento del costo della vita, stimato a oltre 42 dollari all’ora.
L’accordo include anche un bonus di 5.000 dollari e un aumento immediato dello stipendio dell’11% dopo la ratifica. Entro il 2028 cresceranno anche i salari dei lavoratori temporanei (+150%), che verranno anche stabilizzati.
Una vittoria importante per il sindacato, che ottiene aumenti salariali record per i lavoratori dopo anni di stagnazione.
COSA FANNO LE ALTRE CASE AUTOMOBILISTICHE?
Anche i lavoratori di General Motors (GM.N) hanno votato a maggioranza a favore dell’intesa, con circa il 55% dei membri favorevoli.
Lo stesso vale per Ford, che dalle ultime rilevazioni viaggia spedita verso l’approvazione dell’accordo.