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USA Energia

Riserve e produzione record per petrolio e gas naturale Usa

La Energy Information Administration degli Stati Uniti ha certificato un nuovo anno record, sul territorio americano, nella scoperta di nuove risorse di gas e petrolio

La Energy Information Administration degli Stati Uniti (o Eia) ha certificato un nuovo anno record, sul territorio americano, nella scoperta di nuove risorse provate e nella produzione di gas naturale e di petrolio. Il rapporto di 50 pagine, denso di cifre e grafici, è stato pubblicato nello scorso mese di dicembre e si riferisce al 2018: “U.S. Crude Oil and Natural Gas Proved Reserves, Year-end 2018”.

A metà gennaio, invece, la stessa agenzia per statistiche e analisi del Dipartimento dell’energia ha diffuso un nuovo studio (uno Short-Term Energy Outlook o STEO, nel gergo tecnico), delle stesse dimensioni e ancor più ricco di dati, che presenta le previsioni riguardo produzione e prezzi nel 2020 e nel 2021.

I NUOVI RECORD DEL 2018 PER LE RISERVE PROVATE

Riguardo il 2018, le riserve provate di petrolio – quelle estraibili con ragionevole certezza in futuro, date le attuali condizioni operative ed economiche – sono passate dai 42 miliardi di barili del 2017 a 47,1 miliardi, con un incremento del 12%. Le riserve provate di gas naturale, invece, dal 2017 al 2018 sono passate da 13.150 miliardi di metri cubi a 14.285 miliardi, con un incremento del 9%.

Secondo l’Eia, questo duplice record è il frutto “di un incremento nel 2018 dei prezzi del petrolio e del gas naturale”. Il ragionamento economico è ovvio: “prezzi più alti dei combustibili portano spesso a più alte stime sulle riserve provate perché una quantità maggiore di risorse diventa economicamente producibile”.

I PREZZI IN AUMENTO HANNO FATTO SALIRE ANCHE I LIVELLI DI PRODUZIONE

Nel 2018, per l’appunto, il prezzo medio di un barile di petrolio – il riferimento è il West Texas Intermediate, sul mercato spot – è stato di 65,66 dollari, con un incremento del 29% rispetto ai 51,03 dollari del 2017. Per il gas, l’aumento è stato più limitato ma comunque significativo: del 12%, da 2,99 a 3,35 dollari per ogni milione di unità termali britanniche.

Dal 2017 al 2018, la produzione di petrolio e condensato è salita del 17% fino a 10,96 milioni di barili al giorno, 1,6 milioni in più rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il gas naturale, nel 2018 la produzione ha raggiunto i 2,54 miliardi di metri cubi al giorno, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente.

Tra gli Stati americani, per quanto le riserve provate gli incrementi maggiori si sono riscontrati in Texas: 2,3 miliardi di barili di petrolio e 650 miliardi di metri cubi di gas in più. Riserve e produzione sono aumentate significativamente a anche nel New Mexico, in Pennsylvania e nel North Dakota.

PREZZI E PRODUZIONE NEL 2020 E 2021, SECONDO L’EIA

Ma cosa accadrà a prezzi e conseguentemente alla produzione, nel 2020 e 2021? Quali sono le stime e le previsioni dell’Eia, contenute nello Short-Term Energy Outlook? Per quanto riguarda il petrolio, l’Eia prevede che il prezzo medio del Brent sul mercato spot passerà dai 64 dollari del 2019 ai 65 del 2020 e ai 68 del 2021 (i prezzi del West Texas Intermediate saranno in media di 5,50 dollari in meno).

La produzione, stimata in 12,2 miliardi di barili al giorno nel 2019 (con un incremento quindi di circa 1,3 miliardi al giorno rispetto al 2018), salirà ancora negli anni a venire, ma con un ritmo più ridotto: fino a 13,3 miliardi di barili al giorno nel 2020, fino a 13,7 miliardi nel 2021. Gli incrementi più sostenuti si registreranno ancora nel bacino permiano, cioè in Texas e in New Mexico.

Il prezzo medio del gas naturale – il sistema di riferimento è analogo rispetto ai dati del 2018 – è già sceso significativamente nel 2019, fino a 2,57 dollari per milione di unità termiche britanniche; scenderà ulteriormente a 2,33 dollari nel 2020 per poi risalire ai livelli attuali nel 2021. La produzione seguirà lo stesso andamento: ha registrato il nuovo record di 2,60 miliardi di metri cubi al giorno nel 2019, salirà ulteriormente a 2,68 miliardi nel 2020 ma scenderà anche se di pochissimo nel 2021.

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