Il prelievo netto europeo ha superato i 67,5 miliardi di metri cubi dall’inizio della stagione di riscaldamento. In Italia domanda in crescita ma a breve entrerà in funzione il rigassificatore di Ravenna
A poco più di 10 giorni dalla fine della stagione invernale dal punto di vista dei riscaldamenti, le riserve di gas negli stoccaggi sotterranei sono crollate al 34,53% (11,31 punti percentuali in meno rispetto alla media registrata nello stesso periodo negli ultimi cinque anni) per la prima volta in tre anni a circa 38 miliardi di metri cubi. Secondo quanto emerge dai dati di Gas Infrastructure Europe (GIE) il prelievo netto (cioè la differenza tra i volumi di prelievo e di iniezione) ha superato i 67,5 miliardi di metri cubi dall’inizio della stagione di riscaldamento partita a fine ottobre 2024.
STOCCAGGI ITALIANI SOPRA IL 45%, OLTRE 11 PUNTI PERCENTUALI SOPRA LA MEDIA UE
L’Italia al momento è 45,53% della sua capacità di stoccaggio gas, oltre 11 punti percentuali rispetto alla media europea. “L’inverno è stato più rigido rispetto agli ultimi anni e in Europa come in Italia il termoelettrico ha anche dovuto compensare un contributo eolico inferiore alle attese, ma nonostante questo gli stoccaggi italiani sono” “sopra la media europea”, spiegava ieri Massimo Derchi, Chief Operations Officer di Snam, nel corso dell’evento “A&F Live – L’Europa al bivio tra Usa e Cina”, tenutosi presso l’Università Bocconi di Milano.
DOMANDA ITALIANA IN CRESCITA
Nel frattempo, nei primi due mesi del 2025 la domanda nazionale di metano è tornata a salire dell’8%, ma a breve dovrebbe entrare in funzione il rigassificatore di Ravenna portando le capacità italiane a 28 miliardi di metri cubi l’anno, dato che corrisponde al 45% della domanda nazionale e ai volumi importati dalla Russia prima del conflitto.
PREZZI SOPRA I 42 EURO AL MWH
A livello europeo, invece, gli impianti di rigassificazione del Gnl hanno attualmente una capacità di utilizzo pari al 59%. In risalita, infine, i prezzi: al Ttf di Amsterdam il gas è sopra i 42 euro al MW, con rincari di oltre il 3% in vista anche, probabilmente, dell’avvio della stagione di riempimento dal 1° aprile, quando l’Europa dovrà raggiungere l’obiettivo del 90% delle scorte per il 1° novembre.