Il decreto della Russia vieta inoltre agli investitori di paesi ostili di vendere le loro partecipazioni negli accordi di condivisione della produzione che, oltre a Sakhalin-1, includono il progetto Sakhalin-2 LNG e il giacimento petrolifero di Kharyaga
La Russia ha vietato agli investitori dei cosiddetti paesi ostili di vendere azioni di alcune banche e imprese strategiche fino alla fine dell’anno. È quanto prevede un decreto presidenziale firmato dallo stesso presidente Vladimir Putin, secondo quanto riferito da Reuters.
EFFETTO IMMEDIATO
Il divieto, con effetto immediato, si applica anche allo sviluppo di petrolio e gas Sakhakin-1 nell’Estremo Oriente russo. Il suo operatore, la major statunitense ExxonMobil, aveva dichiarato questa settimana che stava per trasferire la sua quota del 30% a un’altra parte.
SAKHALIN-1 E 2 COINVOLTE
Il decreto vieta inoltre agli investitori di paesi ostili di vendere le loro partecipazioni negli accordi di condivisione della produzione che, oltre a Sakhalin-1, includono il progetto Sakhalin-2 LNG (gas naturale liquefatto) e il giacimento petrolifero di Kharyaga, nonché nelle banche russe, tra altre attività.
ELENCO BANCHE IN ATTESA DEL VIA LIBERA DI PUTIN
L’elenco delle banche deve essere preparato dal governo e dalla banca centrale per l’approvazione di Putin. Le italiane UniCredit e Intesa, il gruppo statunitense Citi e l’austriaca Raiffeisen continuano a cercare opzioni per uscire dalla Russia, mentre altre come Société Générale, e HSBC hanno trovato una via d’uscita.