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Scorte gas record in Europa grazie all’inverno mite

La stagione invernale si sta per chiudere, gli stoccaggi europei sono pieni al momento al 61%. In calo anche i prezzi del gas

L’Europa sembra essere sulla buona strada per chiudere l’inverno con volumi record di gas nei propri stoccaggi.

STOCCAGGI GAS UE AL 61,3%, ITALIA AL 56,6%

I dati aggiornati al 6 marzo del Gie (Gas Infrastructure Europe) vedono gli accumuli gas dell’Unione europea a quota 61,3% di riempimento, pari a 699.5573 TWh, rispetto a una media stagionale del periodo oscillante abbondantemente sotto i 500 TWh. Buona performance anche per l’Italia che al momento può contare su un tasso di riempimento degli stoccaggi del 56,6% pari a 111.8827 TWh.

MERITO DEL CLIMA MITE

“Buona parte di questo risultato è frutto dell’inverno 2023/24 per lo più caratterizzato da una forte oscillazione positiva del Nord Atlantico, che ha diretto forti venti occidentali da tutto l’Atlantico verso l’Europa nordoccidentale. Le differenze di pressione tra l’area di bassa pressione Groenlandia-Islanda e l’area di alta pressione Bermuda-Azzorre sono state maggiori del normale, accelerando l’aria calda e umida nell’Europa nordoccidentale”, si legge su Euractiv.

Il risultato sono state temperature e velocità del vento più elevate rispetto alla media, riducendo la domanda di riscaldamento e allo stesso tempo aumentando la produzione eolica, creando un doppio taglio al consumo di gas. Finora quest’inverno, la domanda di riscaldamento è stata del 14% inferiore alla media a lungo termine a Londra e del 25% inferiore alla media a Francoforte in Germania.

SI VA VERSO UN RECORD PER LE RIMANENZE DI GAS NEGLI STOCCAGGI A FINE INVERNO

“Le scorte sono sulla buona strada per raggiungere a fine inverno circa 664 TWh, stabilendo un record e battendo i massimi precedenti di 629 TWh alla fine dell’inverno 2022/23 e 609 TWh alla fine dell’inverno 2019/20”, si legge su Euractiv che precisa come l’Europa nordoccidentale sia per circa l’80% nella stagione di riscaldamento, quindi è “improbabile che eventuali ondate di freddo possano fare una differenza significativa sul risultato a questo punto”.

PREZZI DEL GAS IN CALO

L’inverno mite, unito a una presenza importante degli stoccaggi e le politiche governative volte a ridurre il consumo di gas ed elettricità in Europa hanno svolto un ruolo importante nel prevenire le carenze di combustibile, ma anche a raffreddare i prezzi. Dall’ottobre 2023, i prezzi dei futures sul gas sono infatti diminuiti costantemente per incoraggiare maggiori consumi e limitare l’accumulo di scorte in eccesso. I prezzi dei futures con scadenza mensile aggiustati per l’inflazione sono scesi a una media di soli 26 euro (28,40 dollari) per megawattora a febbraio, rispetto ai 46 euro dell’ottobre 2023 e al record di 245 euro dell’agosto 2022. I prezzi mensili sono tornati vicino alla media decennale pre-crisi tra il 2011 e il 2020 di 23 euro in termini reali.

“Ci vorrà più tempo prima che il calo dei costi all’ingrosso si trasmetta ai prezzi al dettaglio di gas ed elettricità, ma le famiglie e le piccole imprese dovrebbero vedere un calo dei prezzi prima dell’inverno 2024/25”, scrive Euractiv.

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