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Servizio idrico, ARERA avvia la riforma della qualità tecnica e lancia l’indicatore di resilienza

L’Autorità lancia il procedimento per aggiornare le regole sulla qualità, introducendo il nuovo macro-indicatore “M0 – Resilienza Idrica”. Obiettivo: favorire gli investimenti contro la crisi climatica e migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha ufficialmente avviato il procedimento per aggiornare la regolazione della qualità tecnica del servizio idrico, con l’obiettivo di definire nuove misure per rafforzare la resilienza delle infrastrutture di fronte alla crisi climatica e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Fulcro della riforma sarà la costruzione di un nuovo e innovativo macro-indicatore, l'”M0 – Resilienza Idrica”, che misurerà l’efficacia del sistema nel soddisfare i fabbisogni del territorio.
La decisione è stata formalizzata con la deliberazione 425/2025/R/IDR del 23 settembre 2025. Il provvedimento, si legge nel testo, è stato adottato in regime di prorogatio e avvia un percorso volto a completare e affinare la disciplina della qualità tecnica (RQTI), definita con la precedente delibera 637/2023/R/IDR.

UN NUOVO INDICATORE PER MISURARE LA RESILIENZA ALLA CRISI CLIMATICA

La novità più significativa è l’introduzione del macro-indicatore “M0 – Resilienza Idrica”, uno strumento pensato per monitorare l’efficacia del sistema degli approvvigionamenti di fronte a uno scenario climatico caratterizzato da ricorrenti crisi idriche.

L’indicatore sarà composto da due sotto-indicatori:
M0a – Resilienza a livello di gestione: Misurerà il rapporto tra i consumi (incluse le perdite) e la disponibilità idrica della singola gestione.
M0b – Resilienza a livello sovraordinato: Valuterà il rapporto tra i consumi per tutti gli usi e la disponibilità idrica complessiva del territorio.
L’Autorità ha già avviato una fase sperimentale per la raccolta dei dati necessari alla costruzione dell’indicatore, che entrerà a regime dal 1° gennaio 2026.

PORTARE A COMPIMENTO IL MECCANISMO INCENTIVANTE

Il procedimento avviato da ARERA non si limita al nuovo indicatore, ma mira a “portare a compimento” l’intero meccanismo di incentivazione per favorire la resilienza idrica. L’obiettivo è quello di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, anche attraverso lo sviluppo di grandi opere strategiche.
Inoltre, si punta a migliorare la qualità e l’efficienza delle infrastrutture esistenti, potenziando gli standard vigenti e definendo le modalità di un’innovativa attività di verifica dei dati da parte di un “pool” di Enti di governo di diversi territori, per beneficiare di esperienze diverse e condividere buone pratiche.

UN PERCORSO PARTECIPATO CON GLI STAKEHOLDER

Per la costruzione del nuovo macro-indicatore e la definizione delle nuove regole, ARERA intende proseguire nella collaborazione con le Amministrazioni competenti e gli stakeholder. Il procedimento, il cui responsabile è stato individuato nel Direttore della Divisione Ambiente, prevede ora una fase di acquisizione di dati e di approfondimenti, che potrà includere anche incontri tecnici e focus group.

L’obiettivo dell’Autorità è di concludere l’intero iter entro il 31 dicembre 2025, per dotare il settore idrico di strumenti regolatori più efficaci e adeguati ad affrontare le sfide imposte dalla crisi climatica, garantendo al contempo un servizio di qualità e accessibile per tutti i cittadini.

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