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Clima

Siccità, Lega chiede al governo di realizzare desalinizzatori di acqua marina

Secondo uno studio Althesys e Acciona “la desalinizzazione può giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla siccità”

Incentivare la realizzazione di desalinizzatori dell’acqua marina per usi potabili, industriali o agricoli, incentivando la costruzione degli impianti e semplificando il relativo procedimento autorizzativo. È quanto chiede, in un’interrogazione a risposta scritta al ministero della Transizione Ecologica e al governo, il senatore e responsabile Energia della Lega, Paolo Arrigoni, insieme al Gruppo parlamentare della Lega al Senato.

LA SICCITÀ NEL NORD ITALIA

“Premesso che l’Italia è colpita da un’emergenza siccità su gran parte del territorio nazionale – si legge nell’interrogazione – con fiumi in secca, laghi con livelli ai minimi storici, problemi di fornitura idrica, crisi degli impianti di produzione di energia idroelettrica e gravi problemi di irrigazione nell’agricoltura e negli allevamenti, oltre a danni per lo più irreparabili su biodiversità, ecosistemi e sui ghiacciai alpini italiani;

lo scorso 4 luglio il governo ha deliberato lo stato di emergenza per siccità per le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte, stanziando 36,5 milioni di euro per la gestione dello stato di emergenza da ripartire tra le cinque regioni interessate; subito dopo anche le Regioni Toscana, Liguria e Umbria hanno chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza a livello nazionale;

PNRR E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

il PNRR, nella più generale ottica delle azioni per il contrasto al cambiamento climatico, comprende interventi specifici per la messa in sicurezza del territorio e in particolare per la gestione delle risorse idriche, la mitigazione dei rischi idrogeologici, l’eliminazione dell’inquinamento delle acque e del terreno, e la disponibilità di risorse idriche;

contro fenomeni di siccità alternati a piogge torrenziali, che sempre più frequentemente colpiscono il Paese, occorrono, senz’altro, misure attive mirate alla laminazione delle piene dei fiumi, per mezzo di invasi e vasche di espansione, e programmi strutturali per la realizzazione di invasi e laghetti che trattengono l’acqua autunnale e invernale per rilasciarla successivamente nel periodo estivo per usi agricoli e industriali, mettendo anche in atto le necessarie opere di manutenzione straordinaria ed infrastrutturali per assicurare il mantenimento del livello idrometrico dei laghi, nonché programmi specifici per il rinnovamento e la riqualificazione dei sistemi idrici e fognari esistenti e per la raccolta e il riutilizzo, previo trattamento delle acque di dilavamento;

si tratta di misure di water saving e di efficientamento delle infrastrutture idriche che sono indispensabili, ma che occorrerebbe affiancare anche con tecnologie ormai consolidate in altri Paesi, come la desalinizzazione dell’acqua marina per usi potabili, industriali o agricoli, prevedendo appositi incentivi per la costruzione degli impianti e semplificando il relativo procedimento autorizzativo;

GLI STUDI SULLA DESALINIZZAZIONE

con il 97% dell’acqua disponibile sulla terra di origine marina, “la desalinizzazione può giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla siccità”: lo sostiene uno studio di Althesys e Acciona, dal titolo “La desalinizzazione, una risposta alla crisi idrica”, che fa il punto sulle reali opportunità che offre tale soluzione, come la brevità dei tempi di risposta ai fini dell’incremento delle riserve idriche potenziali e come la sostenibilità economica ed ambientale, specialmente se affiancata alla complementarità delle energie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico, considerando l’irraggiamento solare normalmente presente nelle zone aride; tali tecnologie, sono favorite anche grazie alla riduzione dei costi di attivazione ridotti nel 2020 a 1,5 dollari al metro cubo (tra investimento, gestione ed energia elettrica necessaria);

la desalinizzazione ha conosciuto nell’ultimo mezzo secolo una forte crescita in altri Paesi, con un tasso medio di crescita dell’8 per cento annuo. Al 2020, la desalinizzazione risultava impiegata in 183 Paesi, con il 47,5 per cento della capacità totale installata nei Paesi del Medio Oriente. Globalmente sono operativi circa 16.000 impianti, per una capacità totale di oltre 78 milioni di metri cubi al giorno. In Europa, sono soprattutto i Paesi mediterranei quelli interessati alla desalinizzazione, che infatti ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto in Spagna, dove al 2021 risultavano installati circa 765 impianti, tra cui anche installazioni di grande taglia al servizio di aree urbane importanti, come nel caso di Barcellona,

si chiede di sapere se il governo intenda adottare le opportune iniziative per incentivare la realizzazione di desalinizzatori dell’acqua marina per usi potabili, industriali o agricoli, incentivando la costruzione degli impianti e semplificando il relativo procedimento autorizzativo”.

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