Sinopec ha detto di voler destinare risorse all’idrogeno, sia nella produzione che nella realizzazione di stazioni di rifornimento: la Cina ne vuole un migliaio entro dieci anni
La China Petroleum & Chemical Corporation, meglio nota come Sinopec, ha annunciato l’intenzione di “riallocare alcune delle [sue] risorse lungo tutta la catena dell’idrogeno”. La dichiarazione potrebbe avere importanti ripercussioni per l’industria petrolifera, dato che l’azienda – nota il Financial Times – ha recentemente diffuso cifre da record per le entrate dell’ultimo trimestre.
I RISULTATI DI SINOPEC
Nel terzo trimestre del 2020 Sinopec – la più grande compagnia petrolchimica e di raffinazione cinese – ha raggiunto un utile netto di circa 5,9 miliardi di euro. Nella prima metà dell’anno aveva invece registrato le sue prime perdite semestrali a causa della pandemia di coronavirus, che ha ridotto la domanda di carburante in Cina e, più in generale, ha colpito duramente i mercati energetici.
LA CINA VUOLE LA NEUTRALITÀ CARBONICA AL 2060
La dichiarazione di Sinopec, inoltre, va letta tenendo conto dell’annuncio fatto dal presidente cinese Xi Jinping lo scorso settembre, quando ha fatto sapere che la Cina raggiungerà la “neutralità carbonica”, azzerando cioè le emissioni nette di CO2, entro il 2060. Non è ancora chiaro che cosa preveda esattamente il piano energetico del governo; alcuni esperti hanno però stimato il costo della transizione in 6,5 trilioni di dollari in trent’anni.
L’interesse per l’idrogeno da parte di Sinopec riflette l’intenzione di Pechino di ridurre la dipendenza dalle forniture estere di petrolio, di cui il paese è il maggiore importatore al mondo. Nelle intenzioni del governo, la transizione verso le fonti non-fossili renderà la Cina maggiormente autosufficiente sotto il profilo energetico. Ma la spinta cinese all’autarchia, come si è notato con l’ultimo piano quinquennale, è più generale e investe settori diversi, a cominciare da quello tecnologico.
SINOPEC E L’IDROGENO
Al di là dell’annuncio, Sinopec non ha fornito dettagli precisi, se non che investirà sia nella produzione di idrogeno che nelle stazioni di rifornimento.
L’estate scorsa la compagnia ha costruito la prima stazione di rifornimento di idrogeno in Cina. Il piano del governo prevede l’installazione di un migliaio di strutture di questo tipo in tutto il territorio nazionale entro il prossimo decennio, che andranno a servire un milione di veicoli.
Sinopec ha anche avviato una collaborazione con Shanghai REFIRE Technology, che produce tecnologie per le celle a combustibile e che due anni fa ha messo in strada, a Shanghai, 500 camion ad idrogeno.