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Stanotte torna l’ora legale: ma fa davvero risparmiare energia?

Dai dati emerge che, nei mesi dell’ora legale, sembra esserci un effettivo risparmio energetico. Grazie alla tecnologia, oggi ci sono anche altri modi per aumentare i vantaggi dell’ora in più

È iniziato il conto alla rovescia per l’ora legale: stanotte, tra il 29 e il 30 marzo, le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti per sfruttare meglio la luce del sole nei mesi primaverili ed estivi, ma anche e soprattutto in ottica di risparmio energetico.

PERCHE’ ABBIAMO ANCORA L’ORA LEGALE

I Paesi hanno iniziato a passare dall’ora solare (in inverno) all’ora legale (in estate) durante la Prima Guerra Mondiale, per ridurre i costi energetici. Un’ora di luce in più di sera, infatti, comportava meno ore con le luci accese. L’ora legale si è così diffusa rapidamente sia in Europa che negli Stati Uniti, anche se oggi in molti vorrebbero abolirla.

Diverse ricerche hanno dimostrato che spostare l’orologio avanti o indietro, anche solo di un’ora, influisce negativamente sia sulla salute che sull’economia; tuttavia, l’Europa, gli Stati Uniti e altri Paesi non riescono ad abbandonare l’ora legale. Uno dei problemi principali è decidere se adottare definitivamente l’ora solare o quella legale. Nel 2022 il Senato USA aveva approvato una legge per spostare gli orologi avanti di un’ora in via definitiva, ma la legge non è stata approvata dalla Camera. Anche in Europa alcuni stanno tentando di abolire l’ora legale, ma finora i tentativi sono stati ostacolata da una serie di eventi che hanno avuto conseguenze a livello globale, come la pandemia Covid e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nel 2019 il Parlamento europeo aveva votato per abolire il passaggio dall’ora solare a quella legale, ma non ottenne l’approvazione necessaria dal Consiglio europeo. Quest’ultimo, infatti, si limitò ad inoltrare la questione alla Commissione europea, affinché valutasse l’impatto dell’eventuale modifica. Da allora ad oggi, la questione resta in sospeso.

ORA LEGALE E RISPARMIO ENERGETICO

I dati storici sembrano confermarlo: dal 2004 al 2024, grazie all’ora legale, l’Italia ha evitato di consumare 11,7 miliardi di kWh di energia, con un risparmio in bolletta di 2,2 miliardi di euro. Solo nell’ultimo anno, i consumi di energia nei sette mesi di ora legale in Italia sono calati di 340 milioni di kWh, l’equivalente del fabbisogno medio annuo di circa 130mila famiglie.

L’ORA LEGALE E GLI STRUMENTI PER RIDURRE I COSTI DELL’ENERGIA

Se l’ora legale può essere un ulteriore alleato per abbassare i costi in bolletta, oggi ci sono anche altri modi per valorizzare una condizione già di per sé favorevole. Gli strumenti di monitoraggio, che consentono in partenza un risparmio energetico fino al 10%, se associati al passaggio all’ora legale, possono contribuire ulteriormente all’ottimizzazione dei propri consumi.

Un effetto che si amplifica nei mesi più caldi: considerando l’insieme del consumo di elettrodomestici, l’analisi dei consumi degli utenti che utilizzano questo strumento conferma come nei mesi tra novembre e febbraio (ora solare) ci sia, in media, un incremento del fabbisogno energetico domestico del 20% rispetto ai mesi da giugno a settembre – quelli dell’ora legale. Unica eccezione, nei mesi di luglio e agosto, riguarda i sistemi HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning) e la refrigerazione che raggiungono picchi elevati, pari al 55% del totale consumato. Un incremento dovuto sia all’uso dei condizionatori, sia all’intensificato consumo dei frigoriferi che, dovendo bilanciare l’aumento delle temperature esterne, richiedono maggiore energia.

L’ANALISI DI PULSEE SUI CONSUMI DEGLI ELETTRODOMESTICI

Secondo un’indagine di Pulsee Luce e Gas, nel 2024 le attività legate ad esempio alla cucina rappresentano il 7,5% dei consumi energetici totali in primavera-estate rispetto al 10,5% dei mesi con l’ora solare. Scendono anche i consumi legati all’uso di lavatrice/lavastoviglie che si attestano all’11,5% del totale (ora legale) rispetto al 14% (ora solare). Viceversa, nel periodo tra novembre e febbraio i consumi legati all’elettronica e alle luci aumentano in media del 37%, mentre l’utilizzo dei sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) cresce del 25%. Dati che evidenziano come, effettivamente, nei mesi più freddi ci sia non solo un ricorso maggiore alle fonti di illuminazione artificiale, ma anche un utilizzo maggiore di quegli elettrodomestici che aiutano a mantenere il comfort degli ambienti. Un primo consiglio è quindi quello solito di sostituire le lampadine a incandescenza o alogene con quelle di tipo LED che consentono di consumare meno e di risparmiare.

I CONSIGLI PER RISPARMIARE SULLA BOLLETTA ELETTRICA

A restare costante durante tutto l’anno, indipendentemente dall’ora legale/solare, è il consumo energetico legato allo stand-by, perché gli elettrodomestici consumano anche da spenti influendo sui costi in bolletta. L’incidenza di questo consumo sul totale nei diversi mesi dell’anno varia dal 17% nei mesi di gennaio e dicembre, al 22% nei mesi di maggio, agosto e settembre, fino al picco massimo a giugno arrivando a coprire il 23% dei consumi del mese.

Anche in questo caso, Pulsee ricorda che staccare la spina elettrica dei dispositivi dalla presa di corrente quando non si utilizzano invece di spegnerli solo tramite il telecomando è buona norma. Così come utilizzare prese multiple con interruttore per accendere e spegnere gli apparecchi in base alle proprie esigenze e usare dispositivi standby stop che interrompono l’alimentazione degli apparecchi spenti con il telecomando”.

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