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Arera

Sul fine tutela gas arrivano le proposte di Arera

L’Authority prevede che “il venditore disponga di quattro mesi di tempo dall’approvazione del provvedimento per inviare una comunicazione ai clienti serviti in tutela gas. Entro tre mesi dalla ricezione della comunicazione senza una scelta verrebbe servito dal venditore a condizioni di default

Arera ha pubblicato un documento di consultazione con gli orientamenti riguardanti la fine tutela del settore gas che avverrà a partire dal 1 gennaio 2023. L’Auhtority prevede “un percorso di superamento graduale del servizio di tutela gas così da accordare ai clienti ivi riforniti (inclusi i vulnerabili) un congruo lasso di tempo per effettuare le proprie eventuali scelte, comprese le opzioni a disposizione nel mercato libero”. Per questo ciascun venditore è tenuto a identificare i clienti vulnerabili, e comunicare loro le informazioni relative alla fine del servizio di tutela e le scelte a disposizione e a offrire una proposta di nuove condizioni di mercato libero. Infine ad applicare transitoriamente le condizioni contrattuali ed economiche vigenti al momento della rimozione del meccanismo di tutela, aggiornate mensilmente da Arera. Questo in una prima fase.

In un seconda fase, Arera ha previsto invece di applicare a ciascun cliente “le nuove condizioni di fornitura sulla base delle scelte effettuate o, in caso di inerzia, le condizioni contrattuali ed economiche differenziate a seconda che il cliente sia stato o meno identificato come cliente vulnerabile. In questa fase, rimane salva la facoltà in capo al venditore di esercitare il diritto di recesso nel rispetto della regolazione vigente, che prevede un preavviso di almeno sei mesi decorrenti dall’invio della comunicazione di recesso da parte del venditore”.

TEMPISTICHE E MODALITA’

Per quanto riguarda tempistiche e modalità del passaggio, l’Authority prevede che “il venditore disponga di quattro mesi di tempo dall’approvazione del provvedimento per inviare una comunicazione ai clienti serviti in tutela gas, non già identificati come vulnerabili, per informarli della possibilità di sottoscrivere con il medesimo venditore un nuovo contratto”, o “di cambiare venditore scegliendo un’altra offerta di mercato libero. La comunicazione dovrebbe altresì informare il cliente che nel caso non esercitasse una scelta entro tre mesi dalla ricezione della comunicazione medesima continuerebbe ad essere servito dal venditore a condizioni di default”.

UNA SCELTA CONSAPEVOLE

“Con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione attiva del cliente finale nelle dinamiche di mercato libero e stimolare una scelta consapevole, il venditore proporrà ai propri clienti serviti in tutela gas un contratto con le stesse condizioni contrattuali ed economiche dell’offerta di mercato libero più conveniente tra quelle proposte dal venditore alla generalità dei clienti finali della medesima tipologia (domestici o condomini ad uso domestico), identificata come tale sulla base della spesa annua dell’offerta stimata secondo i criteri utilizzati nel Regolamento di funzionamento del Portale Offerte”, ha chiarito l’Arera.

COME INDIVIDUARE L’OFFERTA

L’individuazione, da parte del venditore, dell’offerta “avverrà mediante confronto della stima della spesa annua delle offerte generalizzate del venditore medesimo in corso di validità alla data di comunicazione di rimozione della tutela di prezzo, utilizzando i livelli di consumo”, si legge nel documento posto in consultazione. Inoltre, nell’ottica di garantire gradualità nel passaggio al mercato libero e un livello adeguato di tutela nei confronti del cliente finale inerte, “le condizioni di default proposte esclusivamente ai propri clienti riforniti in tutela al 31 dicembre 2022, sarebbero caratterizzate da: i) le stesse condizioni contrattuali dell’offerta PLACET di gas naturale ad eccezione delle previsioni in tema di modalità di recapito delle bollette; al riguardo, per i clienti che passeranno alle condizioni di default continuerà a trovare applicazione la modalità di ricezione della bolletta (in formato dematerializzato ovvero cartaceo) già concordata con il proprio venditore così da contenere, tra l’altro, gli oneri amministrativi; ii. la stessa struttura delle condizioni economiche dell’offerta PLACET di gas naturale a prezzo variabile ma con una componente, equivalente al P_INGT, a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale nei mercati all’ingrosso”.

EVITARE LIVELLO SPROPORZIONATO DEI PREZZI

Inoltre, per prevenire il rischio che tale componente di prezzo “sia fissata a un livello sproporzionato facendo leva sull’inerzia dei clienti finali, saranno introdotti specifici obblighi, in capo ai venditori, di comunicare all’Autorità le condizioni di default, ciò al fine di permetterne il monitoraggio e di effettuare eventuali interventi a tutela dei diritti dei clienti “nei casi di verificati e ingiustificati aumenti di prezzi”, ha spiegato ancora Arera.

SPAZIO AGLI OBBLIGHI INFORMATIVI

Largo spazio, infine, agli obblighi informativi al cliente in tutela: “Per quanto riguarda i clienti serviti in tutela, siano essi domestici o condomini, l’Autorità ritiene che il passaggio alle nuove condizioni di fornitura debba essere opportunamente accompagnato da informazioni con contenuti chiari, concisi e completi, che rendano edotti tali clienti, che finora non hanno partecipato al mercato libero, del contesto di liberalizzazione del mercato, delle opportunità del mercato libero e delle alternative a disposizione successivamente alla rimozione della tutela di prezzo nonché, nel caso di clienti domestici, delle informazioni relative all’eventuale condizione di vulnerabilità”.

Per quanto riguarda i clienti domestici serviti nel mercato libero, l’Autorità intende invece prevedere che, “entro il medesimo termine di quattro mesi” “il venditore sia tenuto ad informare il cliente finale, anche contestualmente all’invio della prima bolletta utile purché mediante un foglio o un file separato dalla bolletta medesima”.

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