A partire dal 1° gennaio 2026, la capacità del gasdotto aumenterà di 1,2 miliardi di metri cubi all’anno. Questo potenziamento consolida il ruolo chiave dell’infrastruttura per la sicurezza e la diversificazione energetica del continente.
Il gasdotto Trans-Adriatico (TAP) celebra il suo quinto anniversario di operatività, segnando un traguardo significativo per la sicurezza energetica europea. A comunicarlo è stata la stessa società, che in una nota ha sottolineato come dal 15 novembre 2020, data di avvio delle operazioni commerciali, l’infrastruttura abbia garantito un flusso di gas affidabile e sicuro. Il 2025 si conferma un anno cruciale, con il completamento anticipato dei lavori per il primo livello di espansione della capacità, un risultato che promette di rafforzare ulteriormente il ruolo strategico del corridoio energetico.
ESPANSIONE COMPLETATA IN ANTICIPO
Conclusi prima del previsto e nel pieno rispetto del budget, i lavori presso la stazione di compressione di Kipoi, in Grecia, rappresentano un’eccellenza in termini di pianificazione e resilienza operativa. Avviato a gennaio 2024, l’intervento si è concluso senza mai interrompere i flussi di gas in corso. Questo potenziamento garantirà all’Europa una capacità aggiuntiva a lungo termine di 1,2 miliardi di metri cubi di gas all’anno a partire dal 1° gennaio 2026. L’incremento, pari a circa il 12% della capacità originaria, porterà il totale dagli attuali 10 a 11,2 miliardi di metri cubi annui, come previsto dal Market Test del 2021.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI
Luca Schieppati, Managing Director di TAP, ha evidenziato come “i primi cinque anni di attività riflettono la dedizione e l’impegno dei nostri team e dei contractor, nonché il continuo supporto dei nostri azionisti”. Schieppati ha inoltre espresso orgoglio per i risultati raggiunti e fiducia nel “ruolo strategico di TAP per la sicurezza energetica e la transizione dell’Europa nei decenni a venire”. Sulla stessa linea si è espresso Murad Heydarov, Presidente del Consiglio di Amministrazione, il quale ha rimarcato come TAP, quale “elemento chiave del Corridoio Meridionale del Gas”, contribuisca a rafforzare la sicurezza e la diversificazione delle fonti energetiche del continente, portando gas naturale da una nuova fonte.
UN’INFRASTRUTTURA CHIAVE PER L’EUROPA
Il gasdotto Trans-Adriatico trasporta in Europa il gas naturale proveniente dal vasto giacimento di Shah Deniz, nel settore azero del Mar Caspio. Con i suoi 877 km di lunghezza, il tracciato si collega al gasdotto Trans-Anatolico (TANAP) al confine greco-turco di Kipoi, per poi attraversare la Grecia settentrionale, l’Albania e il Mar Adriatico, fino ad approdare sulle coste del Sud Italia. Durante i suoi primi cinque anni, TAP ha trasportato oltre 52 miliardi di metri cubi di gas, mantenendo performance eccellenti in termini di salute, sicurezza e tutela ambientale. L’obiettivo a lungo termine del consorzio è di raddoppiare la capacità fino a 20 miliardi di metri cubi annui.
UN NODO STRATEGICO PER LA DIVERSIFICAZIONE
La struttura del gasdotto, con punti di uscita in Grecia e Italia, si rivela essenziale per la fornitura di gas a diversi mercati europei. TAP è cruciale anche per l’approvvigionamento dei paesi dell’Europa sud-orientale grazie a interconnessioni strategiche, come quella con l’Interconnector Greece Bulgaria (IGB), operativo da ottobre 2022, che ha permesso di rifornire la Bulgaria con il gas del Caspio. L’azionariato di TAP è equamente distribuito tra BP (20%), SOCAR (20%), Snam (20%), Fluxys (20%) ed Enagás (20%). Le recenti performance commerciali, con scambi record registrati al PSV (Punto di Scambio Virtuale) a ottobre e un ordine di 367.029.291 kWh di gas dal punto di uscita di Kipoi il 17 novembre, confermano l’importanza crescente dell’infrastruttura.


