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Tap, a Lecce si discute la mozione anti-gasdotto, in 10 si astengono

Il Consiglio Provinciale di Lecce vota la mozione contro il gasdotto, solo due favorevoli, in 10 si astengono

 

Il 21 dicembre 2017 si è riunito il Consiglio Provinciale di Lecce, composto dalPresidente della Provincia, Antonio Gabellone, e da sedici componenti, eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della provincia, per l’approvazione del Bilancio di fine anno. In occasione della riunione, dopo diversi slittamenti, il Consiglio ha votato la mozione contro il Tap, presentata da Danilo Scorrano (Salento Bene Comune).

Con la mozione, il consiglio impegna il Presidente Antonio Gabellone a sostenere la battaglia dei comitati e di alcune istituzioni locali contro la realizzazione del progetto Tap. Una presa di posizione che non rappresenta certo una novità: già con la delibera n°94/13, il Consiglio provinciale aveva espresso parere negativo alla realizzazione dell’opera.

TapQuello che sorprende, però, è il voto. La mozione Scorrano è stata approvata, infatti, con soli 2 voti favorevoli, quelli del promotore della mozione, e quello di Anna Inguscio (Mdp). 10, invece, gli astenuti.

Nel Consiglio Provinciale, espressione delle istituzioni locali, dunque , ben 10 componenti hanno preferito non esprimere il loro parere. Un dato politico con il quale il movimento No Tap dovrà fare i conti, visto che ha sempre vantato l’appoggio delle amministrazioni locali salentine. Appoggio che questa volta è platealmente mancato.

Ad ammettere la difficoltà nell’approvazione di questa mozione anche lo stesso Danilo Scorrano: “Esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto, seppur a fatica. Non abbasserò la guardia rispetto agli impegni presi dall’amministrazione provinciale e dal suo presidente. Impegni che scaturiscono dall’approvazione della delibera. Nei prossimi giorni non esiterò a verificare l’esecuzione del deliberato da parte di Gabellone: rivolgersi al premier Gentiloni affinché si adoperi per trovare tutte le soluzioni possibili per bloccare l’infrastruttura e chiedere un tavolo al prefetto di Lecce, con tutti gli enti interessati (Governo, Regioni e Comuni) per garantire il rispetto della volontà delle popolazioni e delle istituzioni locali che le rappresentano. Intanto come partito di Sinistra Italiana e come consigliere provinciale continueremo a stare al fianco di chi si batte, giustamente, per dire no al gasdotto Tap”.

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