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Transizione energetica: il Mase Cerca 3 super esperti per la Segreteria Tecnica

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato un bando per reclutare professionisti con incarico quinquennale. Le aree di competenza richieste spaziano dalle rinnovabili all’efficienza, fino ai biocarburanti.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato una selezione pubblica per individuare tre esperti di alto profilo che andranno a comporre la Segreteria tecnico-operativa del Dipartimento Energia. L’iniziativa, formalizzata attraverso un avviso della Direzione Generale Domanda ed Efficienza Energetica, mira a reclutare figure professionali con elevate competenze specialistiche per supportare le attività strategiche del Dipartimento. La necessità di questa selezione nasce anche per garantire la continuità del supporto tecnico, in vista della scadenza dell’incarico di tre esperti attualmente in carica, prevista per il 28 maggio 2026.

LE AREE DI COMPETENZA: DA RINNOVABILI A BIOCARBURANTI

I candidati dovranno dimostrare una profonda conoscenza in almeno uno dei tre ambiti tematici specificati nell’avviso. Il primo riguarda le fonti rinnovabili elettriche, i trasporti, i gas rinnovabili e l’idrogeno, con un focus sugli obiettivi di decarbonizzazione del PNIEC, sulle politiche di incentivazione e sullo sviluppo della mobilità sostenibile. Il secondo ambito è dedicato a biocarburanti, biometano e sicurezza energetica, includendo le normative di settore, la certificazione della sostenibilità e il ruolo di queste risorse nel Piano Mattei per l’Africa. Il terzo e ultimo settore di interesse concerne l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche, con particolare attenzione alla transizione energetica degli edifici, alla lotta alla povertà energetica e all’incremento della sicurezza nazionale.

LE MANSIONI RICHIESTE: TRA ANALISI TECNICA E NORMATIVA EUROPEA

Una volta nominati, gli esperti opereranno sotto le direttive del Capo Dipartimento Energia, svolgendo analisi e valutazioni tecniche, economiche e sociali a supporto dell’attività normativa. Saranno chiamati a partecipare a riunioni tecniche per l’elaborazione e l’attuazione della normativa comunitaria, a gestire i rapporti con organismi di vigilanza, autorità di regolazione ed enti locali, e a condurre analisi comparative delle regolamentazioni presenti negli altri Stati membri. Sebbene ogni esperto sarà focalizzato su un’area tematica, potrà essere coinvolto anche in altri compiti rientranti nelle competenze del Dipartimento, in base alle esigenze e priorità del momento.

I REQUISITI PER CANDIDARSI: LAUREA, ESPERIENZA DECENNALE E NESSUNA CONDANNA

La partecipazione alla selezione è aperta a cittadini italiani o di altri Stati membri dell’Unione Europea in possesso dei diritti civili e politici. È indispensabile non aver riportato condanne penali e non essere incorsi in provvedimenti di destituzione, dispensa o licenziamento da un precedente impiego pubblico. Dal punto di vista professionale, è richiesto il possesso di una laurea magistrale o del vecchio ordinamento, una buona conoscenza della lingua inglese e dei principali applicativi informatici. Inoltre, i candidati devono possedere, da almeno cinque anni, la qualifica di docente universitario, ricercatore, o tecnico di società di capitale, enti pubblici o pubbliche amministrazioni, con esclusione delle imprese private del settore energetico e del personale del MASE. È altresì richiesta un’esperienza lavorativa documentata di almeno dieci anni in uno degli ambiti tematici oggetto della selezione.

IL PROCESSO DI SELEZIONE: VALUTAZIONE DEI TITOLI E COLLOQUIO FINALE

Una commissione appositamente nominata valuterà le candidature in due fasi. La prima consisterà nell’analisi dei titoli e delle esperienze, con un punteggio massimo di 45 punti (fino a 30 per l’esperienza professionale, 5 per dottorati o master e 10 per altre pubblicazioni o incarichi). I candidati che otterranno almeno 35 punti saranno ammessi alla seconda fase: un colloquio finalizzato a verificare l’attitudine allo svolgimento delle mansioni e le competenze specifiche, che potrà valere fino a 30 punti. I tre candidati con il punteggio complessivo più alto saranno proposti al Ministro per la nomina.

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