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Petrolio

Ecco tutta la verità sulle trivelle (parola di Costa)

Dura replica del ministro contro alcuni articoli che lo additavano come responsabile di voler far ripartire le trivellazioni in Italia

Dura replica del ministro dell’Ambiente Sergio Costa su Facebook alle critiche di questi giorni che hanno additato il governo e la manovra appena varata come un regalo alle lobby dei petroliferi e alle trivellazioni sul territorio italiano. “Quelle 18 verifiche di ottemperanza non sono provvedimenti che danno i permessi ad Agip e Eni per trivellare”.

LA RISPOSTA DEL MINISTRO COSTA: CERTE BUGIE HANNO LE GAMBE LUNGHE

“Ci sono certe bugie che hanno le gambe lunghe. Partono da un blog e finiscono sulle pagine di un giornale teoricamente autorevole. Rimbalzano di chat in chat ma la loro natura non cambia: bugie erano e bugie restano – ha scritto il ministro -. Qualche settimana fa un blogger titolava: ‘Ministero ambiente fa un enorme regalo di Natale ai petrolieri’. E nel pezzo confondeva provvedimenti dati dai precedenti governi con una verifica di ottemperanza di prescrizioni già decretate. Oggi quel pezzo risulta solo parzialmente rettificato, e l’autore ne risponderà nelle sedi opportune, ma quella notizia errata viene usata in un servizio sull’Espresso, senza alcuna verifica. LO RIBADISCO ANCORA UNA VOLTA: quelle 18 verifiche di ottemperanza non sono provvedimenti che danno i permessi ad Agip e Eni per trivellare. Semplicemente perchè quei permessi erano già stati dati quando io non ero ancora ministro ma ero ‘semplicemente’ Generale dei Carabinieri Forestali. L’autore del blog e l’autrice dell’Espresso avrebbero potuto fare una ricerca banale su google per capirne la differenza. Provo a spiegare e chiedo a tutti voi di aiutarci a veicolare le notizie giuste, di tagliare le gambe a queste bugie”.

IL GOVERNO DOVEVA ANCORA NASCERE

Costa ha sottolineato che i 18 provvedimenti in questione sono “ottemperanze”: “L’ottemperanza – ha precisato – è la verifica della conformità di un progetto soggetto a valutazione di impatto ambientale (VIA) alle prescrizioni previste nel decreto di rilascio della VIA. In sostanza: DURANTE IL GOVERNO PRECEDENTE è stata rilasciata la VIA con delle prescrizioni ambientali. La commissione tecnica di verifica della Via del ministero dell’Ambiente accerta, con proprio atto, l’avvenuta ottemperanza: è, dunque, una procedura di garanzia, perché le prescrizioni previste nella VIA sono obblighi a carico delle aziende. È un’azione di vigilanza per permessi già accordati nel passato. Il blogger, dopo una nostra richiesta di smentita ha modificato il pezzo aggiungendo che: ‘Da un esame più approfondito delle 18 verifiche di ottemperanza positive rilasciate il 10/12/2018, sembra che facciano tutti capo al parere 2714 del 20/04/2017 della commissione tecnica VIA, relativa al monitoraggio della subsidenza nel mare Adriatico’. Aprile 2017: il governo doveva ancora nascere”.

“SIAMO CONSAPEVOLI CHE IL NOSTRO OPERATO STA DISTURBANDO CERTI POTERI FORTI”

“Eppure sull’Espresso si preferisce scrivere di un ministero pro-trivelle e come prova si aggiunge che abbiamo incontrato l’Eni. Sapete qual è la differenza? Appena insediati abbiamo emanato un decreto trasparenza secondo il quale dal primo settembre TUTTI gli incontri con stakeholders che avvengono al ministero dell’Ambiente sono pubblicati online. Non era MAI successo prima. Grazie a questa agenda la giornalista viene a sapere che il ministero incontra l’Eni. Da questo deduce una permeabilità ai poteri forti. E ancora: nella costruzione fantasiosa dell’articolo la modifica di una norma che prima consentiva a chi inquinava di non bonificare viene fatta passare per un’azione riparatrice per non finire sui giornali. Insomma, tutto l’articolo è costruito ad hoc per attaccare e colpire – ha precisato Costa -. Siamo consapevoli che il nostro operato sta disturbando certi poteri forti. E siamo fieri del nostro operato. Questo non significa che siamo perfetti. Ma quando ci dipingono come i ‘signori delle lobby’, allora la nostra risposta deve essere ferma, sostanziale e se ce ne dovessero essere le premesse, procedere per le vie giudiziarie”.

NESSUN VIA LIBERA A TRIVELLAZIONI NELLA VALLE DI DIANO

“Ps. A proposito di un’altra fake news – ha aggiunto Costa -. Leggo questa anticipazione di una interrogazione: “Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e i Cinque stelle vogliono ‘svendere’ il territorio salernitano alle compagnie petrolifere. La commissione Via(valutazione impatto ambientale) del ministero ha dato parere favorevole alle richieste della Shell di effettuare trivellazioni nelle aree di Monte Cavalo, nel vallo di Diano,tra la Campania e la Basilicata”. Si riferiscono a un’istruttoria nata mesi fa e in corso – non conclusa! – presso la Commissione Via, e io NON ho firmato alcuna autorizzazione a trivellare il Cilento. Se il parlamentare oltre all’annuncio farà arrivare l’interrogazione, la risposta sarà ufficiale e netta”.

NESSUN VOLTAFACCIA ALLA BASILICATA

“Psbis: hanno anche scritto di un voltafaccia alla Basilicata per la costituzione in giudizio nel ricorso sollevato dalla Regione contro un progetto di idrocarburi. Ma cosa c’entra!! Parliamo di una costituzione della presidenza del consiglio per conflitto di attribuzioni che è un atto dovuto. Non c’entra niente con i permessi in oggetto che NON abbiamo dato. Anzi!! Proprio a inizio dicembre come Ministro dell’Ambiente ho deciso di NON concedere l’autorizzazione a Eni per prospezioni petrolifere senza la valutazione Via Vas come era stato proposto dal governo Gentiloni! Quello si che sarebbe stata una scorciatoia pro trivelle!

M5S: “BASTA BUGIE, NESSUN VIA LIBERA ALLE TRIVELLE”

Anche i portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera dei deputati hanno deciso di intervenire per ribadire la posizione del governo: “Quello che sta accadendo in questi giorni, con le fantasiose ricostruzioni del settimanale L’Espresso, ci lascia davvero sbalorditi. Senza alcun argomento reale infatti, viene messo alla gogna il Governo, accusato di essere a favore delle lobby del petrolio. Niente di più lontano dalla verità! Quello contro le trivelle e in difesa del territorio e dell’ambiente e’ una battaglia che contraddistingue da sempre il MoVimento 5 Stelle e sin dal suo insediamento questo Governo, grazie all’ottimo lavoro del ministro per l’Ambiente Costa, ha intrapreso questa strada. Abbiamo emanato un decreto trasparenza per rendere pubblici tutti gli incontri con gli stakeholders. Non era mai successo prima. Per aver incontrato l’Eni ora il ministro viene accusato di essere permeabile ai poteri forti: un’enorme sciocchezza – hanno ammesso i pentastellati -. Non possiamo certo rispondere di decisioni prese dai governi del passato. Il pezzo dell’Espresso infatti confonde provvedimenti dati dai precedenti governi con le verifiche di ottemperanza di prescrizioni gia’ decretate. Dunque questo Governo non ha concesso nessuno permesso ad Agip e Eni per trivellare, perche’ questi permessi erano stati gia’ concessi e su questi abbiamo l’obbligo di vigilare. Ma intanto, quelle bugie sono state soltanto parzialmente rettificate e poi rilanciate, dall’online al cartaceo. Addirittura, si arriva a dire che la modifica di una norma, che prima consentiva a chi inquinava di non bonificare, sia stata soltanto un’azione riparatrice per non finire sui giornali. Bugie su bugie insomma, per disinformare i cittadini e infangare il MoVimento 5 Stelle. Da un giornale come L’Espresso pretendiamo correttezza e, se necessario, procederemo per vie legali”.

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