Lo sciopero dei lavoratori americani delle Tre grandi case automobilistiche sembra sempre più vicino. Quali conseguenze avrà?
Proseguono a ritmo serrato le trattative tra le tre grandi case automobilistiche e il sindacato dei lavoratori americano UAW, ma il tempo sta per scadere. Gli attuali contratti scadono giovedì alle 11:59, ma gli ultimi aggiornamenti parlano di una grande distanza tra le richieste dei lavoratori e l’offerta di Stellantis, Ford e General Motors. Il rischio di uno sciopero ad oltranza diventa sempre più concreto, un’ipotesi da scongiurare. Infatti, se gli operai delle fabbriche automobilistiche americane incrociassero le braccia, le conseguenze sarebbero gravi per le aziende produttrici e per i consumatori, secondo alcuni analisti.
I RISCHI DELLO SCIOPERO
Uno sciopero ad oltranza della UAW contro le tre case automobilistiche potrebbe provocare un taglio della produzione di migliaia di vetture. Un’eventualità che farebbe aumentare i prezzi delle automobili e provocherebbe nuove interruzioni della catena di fornitura, secondo alcuni analisti.
Le ripercussioni si sentiranno con maggiore forza nel mercato nazionale americano, ma colpiranno anche l’Europa.
La serrata continuata rischia di tagliare la produzione di auto del Nord America di 150.000 unità a settimana, secondo l’analista di CFRA Garrett Nelson.
I prezzi delle nuove vetture prodotte in USA aumenteranno del 2%, se lo sciopero durerà due settimane, secondo la società di consulenza automobilistica J.D. Power. Una situazione di cui potrebbero beneficiare le concorrenti Toyota, Honda e Volkswagen.
Anche il mercato delle auto usato subirebbe un contraccolpo se l’offerta di vetture diminuirà, provocando un aumento dei prezzi, secondo la società di consulenza.
“Anche se la UAW continua a negoziare oltre la sua scadenza, la mancanza di un accordo e la minaccia di uno sciopero dovrebbe scoraggiare i concessionari auto da offrire sconti sul loro inventario esistente e guidare un aumento dei prezzi dei veicoli,” ha detto Jimmy Bhullar, analista di J.P. Morgan.
QUANTO COSTERÀ LO SCIOPERO?
Deutsche Bank ha stimato che uno sciopero potrebbe costare a Stellantis, Ford e GM fino a 400 milioni di dollari per settimana di produzione. Inoltre, potrebbe far aumentare nei prossimi 12 mesi ancora di più il prezzo delle automobili elettriche.
Una situazione che interesserà anche l’Unione Europa, nonostante la maggior parte delle automobili che i consumatori europei acquistano siano prodotte nei confini dell’Ue, secondo i dati ACEA. Tuttavia, questo non mette al riparo dagli aumenti dei prezzi. Infatti, gli Stati Uniti rappresentano il secondo produttore mondiale, per questa ragione la diminuzione dell’offerta a livello globale rischia di avere ripercussioni importanti sul mercato.
Le case automobilistiche potrebbero decidere di aumentare i prezzi per compensare la minore produzione. In particolare, a rischio aumenti maggiore sono le vetture General Motors, prodotte per la maggior parte fuori dall’Europa, fatta eccezione per quelle che escono dal Centro di Torino.