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Nuclear

Tutte le riflessioni di Nur-Sultan sul nucleare

Secondo il ministero dell’Energia del Kazakistan “la centrale nucleare non è una panacea ma è una fonte sostenibile di energia”

La fase storica aperta dalla guerra in Ucraina si contraddistingue per le forti contraddizioni, non solo apparenti, tra le scelte di breve periodo e quelle più a lungo termine in materia di energia. Le riflessioni strategiche sulle forniture, le nuove alleanze geopolitiche e il ricorso a nuove fonti pulite o meno stanno coinvolgendo in primo piano l’Europa, l’Italia, ma non solo.

L’OPZIONE NUCLEARE IN ITALIA ED EUROPA

Il Kazakistan sta riflettendo sull’opzione nucleare. Ragionamenti simili a Roma sono crollati sul nascere. La causa: i precedenti storici legati al referendum e un’opinione pubblica (e politica) già sin troppo lacerata per tutto.

Ma anche in Europa, la storia ha esercitato il suo peso in materia. Le ragioni della controversia del tema si lega ai disastri di Chernobyl e Fukushima. I timori per la sicurezza rimangono uno dei maggiori ostacoli all’adozione più diffusa dell’energia nucleare nel Vecchio Continente. Tuttavia, nonostante disastri di alto profilo, il nucleare è una delle fonti di energia più sicure. Un’analisi dell’Università di Oxford mostra che l’energia nucleare provoca il 99% in meno di morti rispetto a carbone, petrolio e gas, comportando quasi lo stesso rischio dell’energia eolica. Il dibattito rimane aperto, tra rischi reali ed esagerazioni ideologiche del caso.

LE RIFLESSIONI DEL KAZAKISTAN

“Abbiamo bisogno di una stazione. Non possiamo più usare il carbone negli stessi volumi di prima. Nessuno finanzia le centrali a carbone oggi, purtroppo. Con il gas, si può vedere perfettamente la situazione, sta diventando sempre meno, non sarà sufficiente se non apriamo nuovi campi e non investiamo nello sviluppo di nuovi campi. La centrale nucleare non è una panacea per risolvere il problema, ma è una fonte sostenibile di energia, testata”.

Queste parole, pronunciate dal ministro dell’Energia kazako, tracciano una strategia dirompente. “Ci sono sempre dei rischi in qualsiasi azienda. Anche quando bevi acqua, c’è il rischio che qualcosa possa accadere alla persona. Dobbiamo solo gestire i rischi e calcolare correttamente. Lo stiamo facendo ora. Ma voglio dire ancora una volta che una centrale nucleare è una buona opzione per risolvere il problema con il deficit futuro “, ha aggiunto il ministro. Tra rischi e virtù, insomma, non siamo soli.

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