Le fonti verdi UE salgono al 16,9% del mix energetico, netto calo per l’uso delle fonti fossili
Continua la transizione verso il rinnovabile da parte dell’Unione Europea (UE), in linea con il raggiungimento dell’obiettivo del 20% di energie pulite entro il 2020, secondo quando scrive Aie (Agenzia Europea dell’Ambiente) nell’ultimo aggiornamento al rapporto sulle energie rinnovabili.
A partire dal rapporto, si può inquadrare la variazione delle fonti verdi all’interno del mix energetico europeo, che è passata da 16,1% nel 2014, al 16,7% del 2015 e al 16,9% del 2016, aumentando del 6,7% all’anno dal 2005 al 2014. Solo lo scorso anno le fonti green hanno rappresentato l’86% della capacità di generazione elettrica installata, rallentando il tasso di crescita che ha raggiunto il 6,4% nel 2015 e il 5,9% lo scorso anno.
Diminuisce, conseguentemente, l’uso e la quota delle fonti fossili sul mix energetico totale. A partire dai dati raccolti, l’Italia è il secondo Paese per riduzione del consumo di fonti fossili con 16,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio in meno, meglio del Bel Paese ha ottenuto solo la Germania, che ha ridotto di 33,9 milioni di tonnellate mentre sale sul podio, al terzo posto, il Regno Unito una riduzione di 16 milioni.
Giovanni Malaspina