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Simson

Ue, commissario Simson: Lezioni da apprendere da caro-energia, gas importante per transizione

Il commissario: “Non c’è alcun segnale che i prezzi dell’energia scendano dai record attuali. Si tratta di un fenomeno globale e tutto il mondo ne è colpito”

“Il gas continuerà a svolgere un ruolo importante nella transizione ma abbiamo bisogno di un mercato del gas più resiliente e funzionante. La Commissione si è impegnata sul punto a lavorare su questi aspetti nel pacchetto di dicembre su mercato gas e idrogeno. Sullo stoccaggio abbiamo un panorama frammentato di regole e prassi, l’anticipazione del rischio è limitata e abbiamo bisogno di un approccio più strategico e coordinato. Stiamo anche esplorando come aumento delle acquisizioni di gas per lo stoccaggio di emergenza possano aumentare la resilienza e contribuire alla stabilità dei prezzi”. Lo ha detto il commissario Ue all’Energia Kadri Simson intervenendo alla sessione pubblica al Consiglio straordinario dell’Energia in corso a Lussemburgo sull’impatto degli aumenti dei prezzi dell’energia e le possibili misure nazionali ed europee per mitigare la situazione. “È importante mantenere canali aperti con l’esterno ho avuto contatti con Qatar, Usa, Norvegia” ma è “importante anche attuare misure di medio termine in parallelo con quelle di breve termine”, ha aggiunto Simson.

IL MERCATO

“Alcuni Stati membri hanno delle domande su come sia organizzato il mercato dell’elettricità”, cioè “se la combinazione di tutte le fonti dell’energia in un unico pacchetto sia la cosa più giusta da fare quando una di queste fonti ha un prezzo molto più alto delle altre. Altri stati membri hanno una visione opposta – ha proseguito il commissario -. L’attuale definizione del mercato dà segnali di investimento importanti per le rinnovabili ma allo stesso tempo garantisce la sicurezza delle forniture e mantiene bassi i costi del sistema elettrico per i consumatori. Penso non dobbiamo cercare soluzioni rapide ma un dibattito basato sulle prove e su un’analisi attenta ma al di là dell’Hic et nunc non possiamo sfuggire dal chiederci se il mercato come è oggi sia valido anche per il futuro con il 65% di rinnovabili al 2030 e come si possano mitigare i rischi. Ecco perché la commissione ha dato mandato all’Acer di valutare i vantaggi e gli svantaggi del mercato attuale e di valutare la capacità di rispondere alla forte volatilità dei prezzi. L’Acer preparerà delle valutazioni per aprile 2022”. Per la metà di novembre “Acer condividerà con la commissione alcune delle valutazioni per aiutare il dibattito al consiglio di energia di dicembre”.

TROPPO DIPENDENTI DALL’ESTERO

Insomma, “tutto dimostra che siamo troppo dipendenti dall’estero, siamo dipendenti al 90%” e dobbiamo invertire questa tendenza con più efficienza energetica e rinnovabili” assieme ai problemi legati “alla lunghezza degli iter autorizzativi”, ha evidenziato Simson spiegando che gli attuali livelli stoccaggio Ue sono all’87% “meno della media ultimi anni” in un momento in cui la stagione in cui sfruttare tali riserve “sta arrivando. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sui mercati che prevedono un calo dei prezzi da aprile” anche se, ha chiarito le “aspettative sono tali che i prezzi rimarranno comunque alti, più alti rispetto a prima di crisi”. Per questo, ha precisato “serve un approccio congiunto e coordinato a livello è Ue”.

NESSUN SEGNALE SU PREZZI IN DISCESA DA RECORD ATTUALI

Anche perché, ha concluso, “non c’è alcun segnale che i prezzi dell’energia scendano dai record attuali. Si tratta di un fenomeno globale e tutto il mondo ne è colpito. Questa situazione quindi non è una specifica per l’Europa, ma siamo in una posizione più vulnerabile rispetto ad altri. Ci sono delle misure che devono essere prese rapidamente e lezioni da apprendere per evitare il ripetersi di queste situazioni”.

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